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Volley femminile, play-off 2019. Le migliori italiane delle semifinali: Egonu decisiva, Malinov, che regia!

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PAOLA EGONU. La donna che sposta gli equilibri, che si fa trovare sempre pronta al momento giusto, insomma quella che fa la differenza. In semifinale l’opposto di Novara non ha avuto la continuità dei tempi migliori ma l’impressione è sempre stata che averla e non averla avrebbe fatto la differenza ed è andata così. Devastante in attacco e in battuta, il capolavoro vero lo compie in gara-1 quando entra a metà del terzo set e totalizza 27 punti.

OFELIA MALINOV. Se Scandicci resta in gara fino all’ultimo punto di gara-4 lo deve anche, e soprattutto, alla sua alzatrice che disputa partite di altissimo spessore e riesce a tenere in piedi la baracca anche quando la ricezione non la supporta. Solo buone notizie, dal versante Malinov, per Mazzanti.

LUCIA BOSETTI. Chiude gara 1, combatte con il coltello fra i denti fino alla fine della serie, si fa trovare sempre pronta in ricezione, in difesa e in attacco, quando il muro avversario non è piazzato e l’aspetta con tanti centimetri in più. E’ un punto di riferimento insostituibile per Scandicci e lo sarà ancora una volta per la Nazionale azzurra.

STEFANIA SANSONNA. Esce malconcia dalla sfida con Monza e, dopo aver saltato la prima partita, stringe i denti e sfodera prestazioni di tutto rispetto nonostante il problema muscolare che le dà man mano sempre più tregua.

ANNA DANESI. Santarelli si può permettere anche il lusso di risparmiarle qualche set in una serie in cui, quando è stata chiamata in causa, ha fatto cose mirabolanti. Anche in gara-3 entra e piazza un 80% di tutto rispetto in un solo set in attacco.

MONICA DE GENNARO. Altre buone notizie per Mazzanti. Non cade uno spillo dalle sue parti. Attenta in ricezione e in difesa, può essere una delle pedine decisive in questo maggio da favola per Conegliano.

MIRIAM SYLLA. Per due sfide su tre contro Monza è straripante, inarrestabile. Si prende un po’ di pausa in gara-3 ma anche lei sente odore di azzurro, a fine stagione, e si esalta.

 

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Foto: Valerio Origo

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