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Masters1000 Montecarlo 2019: Fabio Fognini, il genio e la sregolatezza hanno trovato il punto di equilibrio nella perfezione

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It’s wonderful, c’est magnifique, è magnifico”. Potremmo esprimerlo in tutte le lingue del mondo ma il concetto sarebbe sempre lo stesso: il match disputato quest’oggi da Fabio Fognini, semifinale del Masters 1000 di Montecarlo, contro il “Re dei Re” della terra rossa Rafael Nadal (n.2 del mondo), è stata pura perfezione.

Se Vasco Rossi potesse dedicarci una canzone potrebbe parlare di “un equilibrio sopra la follia” ma per noi è stato semplicemente un Fognini divino, capace di annichilire chi sembrava imbattibile su questa superficie, che negli ultimi due anni aveva perso solo due match sul rosso ed era reduce nel Principato da 18 successi consecutivi. Parlare di Rafa come del miglior giocatore di tutti i tempi sul rosso non è certo un’esagerazione, frutto del suo tennis e della sua mentalità. Del resto tutti quest’oggi erano già pronti a puntare sulla sua 50esima finale in un “1000” in carriera, pensando che potesse già far suo il 12° titolo nel Principato.

Non è stato così perchè il ligure, in una partita resa ancor più difficile dal vento, ha trovato il modo per far male al suo temibile avversario, ponendo il quarto sigillo in quindici incontri disputati contro il maiorchino, il terzo sulla terra. Il 6-4 6-2 è la sintesi di una continuità che quindici dopo quindici il giocatore di Arma di Taggia ha trovato, piegando la strenua resistenza di un Nadal non in grado di trovare le valide contromisure al genio azzurro. Vien quasi da sorridere se si pensa all’inizio di questa settimana. Il nostro portacolori, infatti, viene da un periodo complicato in cui le sconfitte prima del tempo non sono mancate, per cui l’appuntamento a Montecarlo era una sorta di seconda chance per lui. Ebbene, nel suo percorso trionfale, sono caduti il numero 3 e 2 del ranking, grazie a un tennis vario, non fatto solo di potenza ma anche di tocchi sopraffini.

Dipingendo il campo come Raffaello o Caravaggio, il pass per la Finale è stato conquistato e ora contro il serbo Dusan Lajovic, sfidante non impossibile, bisognerà confermarsi e rimanere concentrati per sbancare al “Casinò del Principato“. Per far sì che il genio e la sregolatezza trovino ancora una volta l’equilibrio nella perfezione.

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Foto: LaPresse

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