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Ciclismo

Liegi-Bastogne-Liegi 2019: le pagelle. Jakob Fuglsang il più forte, Davide Formolo trova l’acuto, Julian Alaphilippe delude

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Il danese Jakob Fuglsang (Astana) ha vinto la 105ma edizione della Liegi-Bastogne-Liegi. Al secondo posto si è piazzato il nostro Davide Formolo (Bora-Hansgrohe), precedendo il suo compagno di squadra, il tedesco Maximilian Schachmann. Andiamo quindi a scoprire i voti dei protagonisti odierni con le pagelle della Liegi-Bastogne-Liegi 2019.

Jakob Fuglsang 10: oggi era semplicemente il più forte di tutti e si è meritato di conquistare finalmente la vittoria, dopo averla sfiorata all’Amstel e alla Freccia Vallone, oltre che alla Strade Bianche ad inizio stagione. Il danese fa sua la prima classica monumento della carriera come i veri campioni, ovvero staccando tutti gli avversari e tagliando il traguardo in solitaria. Sulla Roche-aux-Faucons ha piazzato un attacco secco nella parte più dura, dimostrando di avere la gamba migliore, e successivamente ha aumentato ancora il ritmo, staccando Formolo e iniziando così la sua cavalcata verso la gloria.

Davide Formolo 9,5: un secondo posto che vale tantissimo, perché arriva in una delle corse più importanti dell’anno e perché dimostra definitamente che “Roccia” può vincere una classica monumento. Sulle strade della Liegi ha sempre dato tutto, ma senza ottenere poi il risultato, mentre questa volta è riuscito finalmente a trovare l’acuto, resistendo alla grande nel finale al tentativo di rientro degli inseguitori. Bravo poi perché ha corso sempre in testa e ha risposto subito brillantemente all’attacco di Fuglsang. Reggere il ritmo del danese oggi però era praticamente impossibile e quindi ha fatto davvero il meglio che poteva.

Maximilian Schachmann 8: quinto all’Amstel e alla Freccia, terzo oggi alla Liegi. Il tedesco chiude nel migliore dei modi il trittico delle Ardenne, dimostrando un salto di qualità impressionante nelle classiche in questa stagione. Ha saputo gestirsi bene nel finale, riuscendo a rientrare nel gruppetto inseguitore e poi ha sfruttato le sue doti veloci per salire sul podio.

Adam Yates 7: da una parte c’è un ottimo piazzamento, dall’altra il rammarico per una corsa che sarebbe potuta andare ancora meglio. Infatti il britannico si è fatto sorprendere dall’accelerazione della Deceuninck-Quick Step nella parte centrale della corsa e ha dovuto quindi sprecare diverse energie per rientrare, che probabilmente gli avrebbero permesso di piazzare uno scatto nel finale.

Michael Woods 7: aveva saputo rispondere al meglio a Fuglsang e Formolo, poi però le gambe hanno ceduto e prima ha dovuto dire addio ai sogni di gloria e poi anche al podio. Ci ha provato, ma probabilmente ha forzato troppo, sprecando l’occasione di salire sul podio per il secondo anno consecutivo.

David Gaudu 8: il corridore più giovane nella top 10 e anche il più sorprendete. Questo 22enne francese infatti ha dimostrato più volte di possedere delle qualità in salita, ma non era mai andato così bene in una classica. Oggi ha trovato una giornata di grazia ed è stato bravissimo a resistere con i migliori fino alla fine, nonostante la poca esperienza in corse di questo livello.

Vincenzo Nibali 7: lo Squalo deve rimandare nuovamente l’appuntamento con la vittoria nella Doyenne, ma è stato comunque protagonista, dando soprattutto altri segnali postivi in vista del Giro d’Italia, vero obiettivo della stagione. Ha corso bene in testa nelle fasi calde della gara, ma come dimostrato poi anche nel finale, non è ancora al top della condizione e quindi l’ottavo posto è un risultato soddisfacente.

Julian Alaphilippe 4: quasi tutti lo indicavano come grande favorito della vigilia e per come si era mossa la Deceuninck-Quick Step durante la corsa, sembrava pronto a dare nuovamente l’assalto alla vittoria. Invece nel momento chiave ha deluso le aspettative sia degli appassionati che del team, perdendo progressivamente terreno sulla Roche-aux-Faucons e venendo così tagliato fuori dai giochi.

 

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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