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Ciclismo

Giro d’Italia 2019, quindicesima tappa Ivrea-Como: frazione sulle strade del Giro di Lombardia. Muro di Sormano e Civiglio per ribaltare la classifica

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Siamo a domenica 26 maggio, alla conclusione della seconda settimana del Giro d’Italia 2019, dov’è in programma la quindicesima tappa da Ivrea a Como, di ben 237 km; una frazione che ripercorre nella sua seconda parte, le tipiche fasi decisive del Giro di Lombardia.

I primi 160 chilometri sono completamente pianeggianti tra le province di Torino, Novara, per poi transitare in Lombardia e passare per la provincia di Varese e quella di Monza Brianza; da qui si entrerà nel comasco. Dopo aver attraversato Erba, si arriverà a Pusiano e Asso, scendendo successivamente verso Onno e il lungo lago di Como fino a Bellagio. In questo preciso momento inizierà la fase decisiva della tappa che per chi conosce bene il percorso del Giro di Lombardia, presenta le stesse asperità del finale della Classica delle foglie morte.

Dopo 170 km di gara, ecco la prima ascesa di giornata: il Ghisallo, una salita con pendenze fino al 14% e diversi tornanti. Seguirà una velocissima discesa da amministrare nella miglior maniera possibile fino a Maglio. Da qui si affronterà il secondo GPM, la ripida ascesa verso la Colma di Sormano, piazzata dopo 187 km; successivamente il gruppo dovrà fare molta attenzione all’impegnativa discesa verso Nesso. Questo potrebbe essere un primo punto chiave per fare la differenza dapprima in salita, per poi cercare di aumentare il gap dopo aver superato il Sormano, e chi ci ha già provato in occasione del Giro di Lombardia, potrebbe seguire lo stesso film della Classica lombarda.

Como si avvicina, ma mancano ancora due asperità. È giunto il momento di affrontare il Civiglio, che presenta delle pendenze costantemente attorno al 10% per 5 km che saranno decisivi per la sorte della tappa. Si scende verso il traguardo, ma prima andrà affrontato l’ultimo GPM, quello di San Fermo della Battaglia, che si trova a 7 km dal traguardo, ma che è sicuramente meno incisivo rispetto alle asperità affrontate qualche chilometro prima. Qui il gruppo sarà completamente scremato. Se si pensa al Giro di Lombardia si può ipotizzare un arrivo in solitaria lungo le rive del Lago di Como, ma andrà tenuto conto delle due settimane di Giro che i corridori avranno sulle spalle. Di sicuro chi avrà intenzione di incrementare il vantaggio nella generale, o avrà voglia di recuperare qualcosa, potrà sfruttare a pieno questa ghiotta occasione. Attenzione agli esperti delle Classiche. 

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