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Fabio Fognini DANTESCO! Il re Nadal in ginocchio, impresa eroica a Montecarlo: è finale!

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Clamorosa vittoria di Fabio Fognini nella semifinale del Masters 1000 di Montecarlo. Battendo il Re della terra rossa, Rafael Nadal, con il punteggio di 6-4 6-2, il ligure raggiunge il serbo Dusan Lajovic nell’ultimo atto del torneo nel Principato. Era dai tempi di Adriano Panatta a Roma nel 1978 che un azzurro non raggiungeva un simile traguardo in un torneo di identica o affine categoria.

Che Fognini sia con la testa pienamente nella partita lo si comprende nel primo, lungo e furioso gioco, che dopo dieci minuti e sedici punti riesce a vincere, togliendo peraltro la battuta al suo dirimpettaio maiorchino. Nadal non ci sta, e del resto sarebbe strano vederlo silente: il controbreak a 30, complice un errore di rovescio del ligure, è immediato. Dalla palla dell’1-1 l’iberico spinge e ottiene altri otto punti di fila, ma non fa i conti col dritto del ligure, che recita una parte importante nel quinto gioco, che è anche il quarto con servizio non tenuto dai due. Dopo qualche minuto di calma relativa, sul 4-4 Fognini si riaccende, e questa volta l’uragano che parte da Arma di Taggia non ha possibilità di essere fermato. Nadal non gioca un gran nono game, così l’azzurro ne approfitta per sfoderare il meglio del proprio repertorio, mettere a segno un altro break e poi concludere, tra personalità e un pizzico di fortuna (consistente nel nastro che, sul 5-4 30 pari, trasforma un suo rovescio in set point), il primo parziale per 6-4 con un punto costruito e poi chiuso a rete.

Il secondo set è, se possibile, ancora più azzurro del primo: Fognini torna a togliere la battuta al numero 2 del mondo immediatamente, per poi allungare sul 2-0 con il primo ace della partita e sul 3-0 con un altro break conquistato con il considerevole aiuto del dritto, suo colpo maestro in questa giornata. Il Campo Ranieri III è ricolmo di entusiasmo: ogni volta che sembra si sia raggiunto il massimo, arriva un nuovo picco, con la punta più elevata toccata sul terzo turno di servizio perso nel parziale da Nadal, che vale al ligure il 5-0 e l’opportunità di guadagnarsi con i propri sforzi la finale. Fognini ha tre match point, ma l’iberico glieli annulla tutti trovando sprazzi del campione che ha vinto 11 Roland Garros e poi accorciando le distanze prima sul 5-1 e poi sul 5-2. L’inevitabile, però, è solo rimandato di qualche minuto: l’uomo che tornerà numero 1 d’Italia al termine di questo torneo porta a termine, in un’ora e 36 minuti, una vera impresa. Dopo 42 anni un azzurro è in finale a Montecarlo (l’ultimo fu Corrado Barazzutti), per la quarta volta Fognini riesce a battere Nadal, che finora nel Principato aveva perso soltanto da tre uomini: Guillermo Coria nel 2003, Novak Djokovic nel 2013 e 2015, David Ferrer nel 2014. All’argentino, al serbo e al valenciano si aggiunge ora il tennista italiano indubbiamente più rappresentativo degli ultimi 40 anni.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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