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Formula 1

F1, GP Cina 2019: Ferrari, da Shanghai con delusione. SF90 enigmatica e Mercedes in fuga

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Inutile negarlo, c’è delusione nell’analizzare il weekend del GP della Cina, terza prova del Mondiale 2019 di F1, in casa Ferrari. Sul tracciato di Shanghai ci si aspettava una Rossa forte, inavvicinabile per i rivali della Mercedes sui lunghi rettilinei e capace di interpretare come nessuno il lay-out asiatico. Non è stato così. Le Frecce d’Argento si sono portate a casa la terza doppietta stagionale, cosa che non accadeva ad un team del Circus dal 1992 (Williams Renault). Risultato: Lewis Hamilton in vetta alla classifica a quota 68 punti contro i 37 di Sebastian Vettel e scuderia di Brackley a punteggio pieno nella graduatoria dei costruttori (mancano solo i 2 punti dei giri più veloci) con 57 lunghezze di vantaggio sul Cavallino Rampante.

No, così non va. “Dal sogno al grande incubo“, verrebbe da dire. Una SF90 in cerca di un “equilibrio sopra la follia”. Nelle tre gare disputate abbiamo avuto tre “versioni” diverse: un disastro in Australia, velocissima ma inaffidabile in Bahrein, solida ma non all’altezza delle Frecce d’Argento in Cina. Qual è il vero valore della vettura? Se lo chiedono in tanti. In Ferrari sono convinti di non aver ancora compreso come tirar fuori il potenziale della monoposto. Una macchina estrema dal punto di vista aerodinamico, nata bene a detta degli ingegneri, che però non è stata capace di evolversi dai famosi test a Barcellona. La sensazione è che idealmente la monoposto del Cavallino non abbia trovato una via di sviluppo adeguata, dovendo fare poi i conti con i problemi di affidabilità.

Si può, infatti, disquisire quanto si vuole ma è evidente che il cambio della famosa centralina su entrambe le Rosse e i problemi al sistema di raffreddamento sulla SF90 di Charles Leclerc non siano routine. E’ plausibile che Mattia Binotto e i suoi uomini abbiano deciso di essere più conservativi da questo punto di vista e rischiare meno sul fronte delle prestazioni. Ciò chiaramente rappresenta un limite perché in Mercedes non stanno di certo fermi e sono in grado di migliorare la W10 con costanza, senza mai perdere in termini di consistenza. Tre gare sono andate in archivio e guardando al prossimo round di Baku (Azerbaijan), programmato tra due settimane (26-28 aprile), si è già a parlare di snodo decisivo per la stagione. Se anche in quella sede dovessimo assistere ad un successo della Stella a tre punte, parlare di duello iridato non avrebbe più molto senso.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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