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Ciclismo

Tirreno-Adriatico 2019, risultato quarta tappa: Alexey Lutsenko mostruoso, vince con due cadute! Battuti Roglic e Yates

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Un vero e proprio capolavoro. Alexey Lutsenko è più forte della sfortuna e delle cadute: il campione kazako in maglia Astana va a trionfare nella quarta tappa della Tirreno-Adriatico 2019, partita da Foligno e giunta a Fossombrone, con tante salite brevi da affrontare. Avventura solitaria per il 26enne che però in discesa per ben due volte è finito a terra, venendo così raggiunto dagli inseguitori: nonostante tutto, però, nello sprint ristretto ha trovato le forze per spuntarla. Nella sfida tra i big in chiave classifica generale Adam Yates conserva la maglia azzurra, ma fa un passo avanti Primoz Roglic che può davvero puntare in alto vista la cronometro finale.

Dieci corridori a prendere il largo nelle prime fasi di gara: Nans Peters (Ag2r La Mondiale), Mirco Maestri (Bardiani-CSF), Marcu Burghardt (Bora-hansgrohe), Joey Rosskopf (CCC Team), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Luis Mas (Movistar), Giovanni Visconti (Neri-Selle Italia), Jenthe Biermans (Katusha-Alpecin), Rob Power (Team Sunweb), Jasper Stuyven (Trek-Segafredo); per loro vantaggio che si è aggirato anche sui 10′, con il plotone che però è riuscito a gestire al meglio la situazione. La squadra che si è resa protagonista dell’inseguimento è stata la Lotto-Soudal.

Il plotone è andato a raggiungere gli ultimi due coraggiosi, Bonet e Peters, praticamente all’approccio del percorso finale. Sul GPM di Monteguiduccio se n’è andato in solitaria Alexey Lutsenko quando mancavano 35 km al traguardo: il campione kazako dell’Astana è riuscito a guadagnare una trentina di secondi sui primi inseguitori. Nel gruppo si sono mossi i big: Alaphilippe, Benoot, Clarke, Dumoulin, Formolo, Fuglsang, Roglic e la maglia azzurra Yates non sono riusciti però a trovare l’accordo per riportarsi sul leader e sono stati raggiunti dagli altri uomini del plotone a due giri dal termine.

Prima dell’approccio dell’ultimo giro in discesa, clamoroso errore per Lutsenko che è caduto ma è ripartito mantenendo più di 50” sugli inseguitori al suono della campana. Impressionante però il lavoro della Jumbo-Visma prima con Gesink, poi con il capitano Primoz Roglic che ha dato spettacolo sull’ultima scalata della salita de I Cappuccini: con lui sono rimasti solamente Fulgsang, abile a rompere i cambi per aiutare il compagno di squadra al comando, ed Adam Yates, leader della classifica.

Ancora una caduta per Lutsenko, in discesa, la seconda consecutiva: questa volta però il kazako è stato raggiunto dagli inseguitori a 500 metri dal traguardo. In quattro a giocarsi la vittoria: nonostante la sfortuna e le cadute un mostruoso Lutsenko è riuscito lo stesso a spuntarla in volata. Battuti Roglic e Yate, poi Fulgsang. Quinta piazza per un eccellente Davide Formolo (Bora-hansgrohe).

 

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Lapresse

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