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Speed skating, Finale Coppa del Mondo Salt Lake City 2019: pioggia di record del mondo, Andrea Giovannini 11° nei 5000 metri

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E’ andata in archivio la prima giornata delle Finale di Coppa del Mondo di speed skating in scena a Salt Lake City (Stati Uniti). Sul velocissimo ghiaccio americano non sono mancati i tempi considerevoli da parte dei protagonisti.

Nei 5000 metri maschili il campione del mondo all-round Patrick Roest ha fatto valere il proprio predominio in questa prova distance. L’olandese si è imposto con il crono di 6’03″706 davanti al connazionale Marcel Bosker (6’08″904) e all’argento olimpico Ted-Jan Bloemen (6’09″645). Niente da fare invece per il norvegese Sverre Lunde Pedersen, campione del mondo ad Inzell su questa distanza, che ha terminato la sua prova fuori dal podio in quinta posizione (6’10″982). Undicesimo posto per il nostro Andrea Giovannini (6’23″227). Nei 500 metri maschili autentici fuochi d’artificio. E’ arrivato infatti il primato del mondo del russo Pavel Kulizhnikov (33″616), detentore del primato precedente (33″98), messosi alle spalle il giapponese Tatsuya Shinhama (33″825), anch’egli al di sotto del record citato, e l’altro nipponico Yuma Murakami (34″113). Lontani dalla top-3 il campione del mondo in carica Ruslan Murashov (6° in 34″241) e il campione olimpico Håvard Holmefjord Lorentzen (8° in 34″403).

Nella gara femminile l’oro a Cinque Cerchi a PyeongChang Nao Kodaira ha ottenuto l’ennesimo successo della stagione, sfiorando il primato del mondo di Sang-Hwa Lee (36″36), fermando il cronometro a 36″474, prendendosi comunque la rivincita nei confronti dell’austriaca Vanessa Herzog (seconda in 36″850), che l’aveva sconfitta ad Inzell. Completa il podio la russa Angelina Golikova (36″932). Nei 3000 metri femminili arriva un altro primato del mondo firmato da Martina Sablikova. La straordinaria atleta ceca, dopo aver conquistato il quinto titolo all-round iridato in carriera sull’Oval di Calgary con annessi due record del mondo nei 3000 e nei 5000 metri, ha dato un saggio delle sue eccellenti qualità anche oggi. Sablikova ha centrato il bersaglio grosso, migliorando ulteriormente il limite mondiale e portandolo a 3’52″027, battendo l’olandese Esmee Visser (3’54″023) e la russa Natalia Voronina (3’54″064). Tempi fantascientifici merito anche del ghiaccio super veloce di Salt Lake City.

La pioggia di primati mondiali non si è fermata qui ed è stato il due volte oro olimpico nei 1000 e nei 1500 metri (2018) a porre la propria firma. Si tratta di Kjeld Nuis che in 1’06″183 ha impreziosito il suo successo dei 1000 metri maschili con la scritta WR, facendo meglio dei connazionali Thomas Krol (1’06″255) e Kai Verbij (1’06″347). I tre atleti tulipani, nei fatti, hanno ottenuto un tempo al di sotto del precedente primato dello statunitense Shani Davies (1’06″42). A conclusione del day-1 ultimo record mondiale di giornata è stato firmato dall’oro iridato dei 1000 metri Brittany Bowe che ha letteralmente sbriciolato il precedente crono della Kodaira (1’12″09) nel chilometro, abbattendo il muro dell’1’12 (1’11″610). Alle sue spalle anche le giapponesi Miho Takagi e la menzionata Kodaira su tempi pazzeschi di 1’11″713 e di 1’11″776, a testimoniare l’eccellente livello di questa specialità.

 

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Foto: Iurii Osadchi – Shutterstock

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