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Ciclismo

Parigi-Nizza 2019, avvio da incubo per Fabio Aru. Già 17 minuti di distacco, il sardo vittima dei ventagli

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Un inizio da incubo. Sicuramente spettacolare per gli spettatori da casa, non per i corridori che sono presenti alla Parigi-Nizza 2019. Dalla Corsa del Sole ci si aspettava una partenza molto più soft: due tappe iniziali piuttosto brevi, senza la minima difficoltà altimetrica. A far paura è stato però il vento: tantissimi ventagli, gruppo rotto praticamente in ogni momento e anche le cadute a decidere spesso e volentieri il risultato finale. Davanti Dylan Groenewegen, perfetto con una doppietta e la maglia gialla di leader.

In tanti, tra i possibili protagonisti, hanno fatto le spese già in questa due giorni. A partire dal nostro Fabio Aru: il sardo della UAE Emirates aveva cambiato all’ultimo secondo il proprio programma di gare, trasferendosi in Francia per testarsi sulle strade transalpine, ma fino ad ora non ha assolutamente convinto, respinto dal vento. Per lui addirittura 17′ di distacco, 14′ solo nella giornata odierna dove è arrivato nell’ultimo gruppo (molto probabilmente anche coinvolto in una caduta).

Aru ma non solo. La classifica dei big parla chiaro: oltre la centesima posizione anche Domenico Pozzovivo, Ion Izagirre ed il vincitore uscente, lo spagnolo Marc Soler. In difficoltà anche Simon Yates, che oggi ha subito una scoppola da 7′, e Rigoberto Uran: per il colombiano della EF Education First caduta e ritiro a causa della rottura della clavicola.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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