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Ciclismo su pista, Filippo Ganna: “L’oro mondiale più difficile. La Roubaix mi affascina”

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Tre titoli iridati nell’inseguimento individuale nel ciclismo su pista. Filippo Ganna con il trionfo di Pruszkow, in terra polacca (dove per due volte ha sfiorato il Record del Mondo della specialità), si è confermato uno dei padroni dei Velodromi internazionali. Il piemontese è il numero uno della disciplina: dopo Londra e Apeldoorn (2016 e 2018), è arrivata la terza medaglia d’oro, alla quale si debbono aggiungere ovviamente i tanti trionfi con la squadra, che ora punterà dritta all’obiettivo di Tokyo 2020. 

Un atleta che fa sognare visti i margini di miglioramento e anche il futuro che lo aspetta nel mondo dei professionisti. Del resto la scelta di aver puntato le fiches sul Team Sky non è stata casuale e la locomotiva nostrana è già pronta per centrare nuovi obiettivi, ambiziosi e prestigiosi: “Ho avuto carta bianca dalla Sky, nonostante fossi appena arrivato in squadra dopo i due anni alla UAE-Emirates. Mi hanno lasciato preparare in tutta tranquillità questo appuntamento e li ringrazio: alla stagione su strada penseremo da domani. Però non ho fatto una preparazione mirata. Sono pure due-tre chili in più dello scorso anno, anche se la massa magra è inferiore: ho più muscoli, ho lavorato di più sulla forza”, racconta il nostro portacolori, intervistato da La Gazzetta dello Sport. Un oro a cui forse è mancato la ciliegina del record del mondo dello statunitense Ahston Lambie (4’07″251): “Forse manca un po’ di lavoro in palestra ma alla fine parliamo di due decimi in più, senza considerare che Lambie ha fatto il primato in altura“, sottolinea il 22enne.

Era il grande favorito l’azzurro e questo sicuramente lo metteva nella condizione scomoda di aver tutto da perdere: “E’ stato il successo più difficile ma ero fiducioso. E nella sfortuna di essere uscito al primo turno col quartetto per la caduta di Lamon, non aver corso altre due prove a squadre mi ha salvato un po’ la gamba“, confessa il ciclista italiano. Guardando alla strada, il pensiero è alla Roubaix che Ganna ha sempre detto di amare particolarmente: “E’ una corsa dal fascino unico. Prima dei Mondiali eravamo in ritiro a due passi dal traguardo. Ed essere lì mi dava un po’ di emozione. Il Mondiale a crono? Mai fatto allenamenti specifici e per questa specialità serve tempo. Tuttavia, il titolo iridato è un obiettivo.

 

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: uso editoriale libero

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