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Biathlon, Mondiali 2019: Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer e una rassegna iridata che vale doppio. In palio anche la Coppa del Mondo

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Vale più un titolo mondiale o una Coppa del Mondo? Se ti chiami Dorothea Wierer o Lisa Vittozzi, sei in testa da tre mesi alla Coppa del Mondo assoluta di biathlon e stai per cogliere al volo un’occasione che non si sa se capiterà più in queste modalità, la scelta è presto fatta: la seconda.

Tutte le scelte del clan azzurro negli ultimi due mesi sono state in funzione della Coppa del Mondo e il Mondiale di Oestersund per le due italiane che sono in testa alla classifica di Coppa ha un valore doppio, come per altre due atlete del circuito, la norvegese Olsbu e la slovacca Kuzmina, le uniche due che possono insidiare la leadership di Vittozzi e Wierer.

Si è sempre detto che al Mondiale, come alle Olimpiadi, contano solo i primi tre posti ma nel biathlon non è così perché la rassegna iridata è una tappa qualsiasi di Coppa, anzi la tappa che distribuisce più punti a livello individuale e dunque richiama un’attenzione che va oltre il podio: si potrebbe assistere ad una marcatura stretta delle azzurre nei confronti delle rivali dirette di coppa nelle due gare non con partenza ad intervalli, anche in posizioni lontane da quelle che assegnano le medaglie. Una sfida nella sfida che infiammerà le prossime due settimane e che si rivelerà decisiva per l’assegnazione della Sfera di cristallo 2018/2019.

I due weekend americani hanno riportato sulla terra le azzurre, uscite euforiche (in particolare Wierer) dalla tappa casalinga di Anterselva. Il vantaggio è sempre importante sulla scandinava e sulla slovacca e il gioco degli scarti solo per ora favorisce la norvegese che, dovesse sbagliare anche solo una gara delle sette rimaste a livello individuale, potrebbe perdere molto terreno rispetto a Doro e Vittozzi. La tensione, però, potrebbe giocare un brutto scherzo e, dal punto di vista psicologico, chi ha poco da perdere è proprio chi insegue mentre un po’ di “braccino” a chi ha comandato per tutta la stagione la graduatoria e vede avvicinarsi le rivali in classifica, potrebbe anche venire ma speriamo non sia questo il caso.

La gara chiave della rassegna Mondiale, per le azzurre, potrebbe essere la prima, la sprint che, come al solito, vale doppio perché è solo la prima parte di una maxi sfida che comprende anche l’inseguimento. Con un buon risultato in quella gara, le azzurre farebbero un bel passo avanti nella corsa al successo della classifica generale che è l’obiettivo principale ma non certo l’unico.

Alzi la mano chi non sarebbe deluso nel caso in cui malauguratamente le due nostre portacolori, che hanno dominato la stagione finora, uscissero da Oestersund senza medaglie al collo, seppure mantenendo un cospicuo vantaggio nella classifica di Coppa. D’accordo la Sfera di cristallo, però c’è almeno una medaglia iridata da conquistare che impreziosirebbe una stagione indimenticabile per le due italiane. Passiamo da incontentabili, è vero ma quando ci ricapita di tifare per due azzurre così?

 

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