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Biathlon, Mondiali 2019: Italia terza nella staffetta mista, le dichiarazioni degli azzurri. La festa del quartetto

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L’Italia festeggia la fantastica medaglia di bronzo conquistata nella staffetta mista in apertura dei Mondiali 2019 di biathlon che sono incominciati a Oestersund (Svezia), la nostra Nazionale ha brillato sotto una fitta nevicata ed è così riuscita a salire sul terzo gradino del podio alle spalle di Norvegia e Germania. Prova di assoluto spessore da parte del nostro quartetto che poi ha festeggiato esprimendo tutto il proprio entusiasmo ai microfoni della Fisi.

Lisa Vittozzi: “È stata una bella gara. Ho fatto una bella prestazione al poligono e sono contenta di essere stata anche veloce. Sono soddisfatta perché ci mancava una medaglia nella staffetta mista ai Mondiali e sono felice di averla portata a casa. È un buon inizio e ci dà sicuramente fiducia, ci sono molte gare e sarà dura, ma ce la metterò tutta e vedremo come va. Ho una consapevolezza che mi ha reso più sicura, così cerco di fare il mio e non pensare troppo, lavorando su quello che ho fatto in estate e facendo del mio meglio. Spero di riuscirci. La sprint? La neve è molto dura, è un po’ difficile, ma sono convinta di poter fare bene“.

Dorothea Wierer: “Il primo poligono? Oggi c’erano condizioni diverse durante la gara rispetto all’azzeramento. Ho reagito forse un po’ tardi dopo i due errori a terra, ho dato tacche visto che il vento era cambiato, ma ho chiuso tutti e cinque i bersagli, perciò sono contenta. Sono felice che siamo riusciti a confermarci anche ai Mondiali, ci mancava solo questa medaglia: ora il ghiaccio è rotto e abbiamo tante altre gare. La sprint sarà una gara molto dura, considerando che si prevede tanta neve, spero di sentirmi sugli sci come oggi e che al tiro riesca a fare una bella prestazione. Oggi sicuramente avevo le energie per superare le mie avversarie, ma mi è stato detto di stare dietro e sfruttare la scia“.

Lukas Hofer: “Di sicuro cominciare un Mondiale con una medaglia è la cosa più bella che possa accadere, perché ti dà spinta per le gare successive. Abbiamo sudato fino alla fine perché eravamo quasi campioni del mondo per numero di ricariche, per cui dobbiamo essere contenti di averla portata a casa. Ora dobbiamo ripartire e guardare avanti per le gare individuali. La pista oggi era un’altra storia rispetto agli altri giorni, era lenta e si sprofondava giù, ma anche al tiro, dall’azzeramento alla gara, è cambiato il vento e si faceva fatica a dare tacche. Ma siamo rimasti tranquilli sulle ricariche, cosa fondamentale perché nelle staffette puoi rischiare di più proprio perché hai le ricariche. Ora noi uomini abbiamo un giorno di riposo in più, lo sfrutteremo per provare qualche serie in più e arrivare pronti alla sprint“.

Dominik Windisch: “Come altre volte, ho avuto l’onore e un po’ anche il peso di chiudere la staffetta. Non è facile avere questa responsabilità, perché anche quando ti prepari nei giorni precedenti sai che la tua prestazione è importante per tutta la squadra e poi perché sai che i Mondiali cominciano con la gara più importante per noi, così devi rompere il ghiacchio avendo un po’ di pressione. Ma siamo una bella squadra e in quei momenti riusciamo a tirare fuori più del solito, motivandoci e restando concentrati“.

 

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