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Speed skating, Mondiali 2019: due amari quarti posti per Francesca Lollobrigida e Andrea Giovannini nelle mass start

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Inutile negarlo, c’è un po’ di amarezza e delusione sull’esito di quest’ultima giornata dei Mondiali 2019 di speed skating ad Inzell (Germania) in casa Italia. Di fatto la selezione nostrana conclude senza medaglie questa rassegna e con due quarti posti che lasciano tanto rammarico. Ci si riferisce ai piazzamenti di Francesca Lollobrigida e di Andrea Giovannini nelle mass start, le due specialità nelle quali il Bel Paese credeva maggiormente.

Nella gara femminile è stata l’olandese Irene Schouten a prevalere davanti alla canadese Ivanie Blondin e alla russa Elizaveta Kazelina, poco quotata alla vigilia. Una competizione che si è decisa, come spesso accade, all’ultima tornata, essendo quella che assegna i punteggi maggiori. La tattica delle tulipane Schouten e Melissa Wijfje ha tratto in inganno la nostra Lollobrigida, presa quasi in mezzo tra le due “arancioni”, e così quando viene lanciato lo sprint la romana si ritrova irrimediabilmente staccata non potendo far altro che prendersi un quarto posto tra mille rimpianti. Da segnalare anche il 20° posto finale dell’altra nostra portacolori Francesca Bettrone.

Stessa storia, stesso mare nella gara maschile. Giovannini, vincitore di quattro tappe di Coppa del Mondo in carriera e trionfante ad Obihiro (Giappone) in stagione, era tra gli osservati speciali. La strategia del pinetano fino a due giri dal termine è stata perfetta, marcando strettamente gli olandesi e nella top-5 per giocarsi il podio. Poi nell’ultima tornata, sono mancate probabilmente un po’ le gambe per chiudere il buco creato dai due coreani Cheonho Um e Jaewon Chung che, ostacolandosi negli ultimi 50 metri, hanno favorito il successo dell’americano Joey Mantia a precedere Um e Chung, mentre Andrea ha ottenuto un’altra medaglia di legno. Buon 14° posto finale per l’esordiente Daniel Niero.

Nelle altre gare in programma, i 1500 metri uomini hanno visto il successo dell’olandese Thomas Krol. L’orange, con il nuovo primato della pista (1’42″582), ha preceduto il campione del mondo dei 5000 metri Sverre Lunde Pedersen (1’43″160) e il russo Denis Yuskov (1’43″202) in una gara nella quale la grande potenza di Krol ha fatto la differenza. Ha deluso invece l’oro olimpico Kjeld Nuis che è finito fuori dal podio in quinta piazza (1’43″604) mentre l’argento a Cinque Cerchi Patrick Roest, anche perché gravato dalle fatiche dei 10000 metri, non è andato oltre il settimo posto (1’44″979). 23° il nostro Alessio Trentini, autore comunque del personale in 1’47″917. Sul versante femminile è stato posto il marchio dalla fuoriclasse Ireen Wust. La rappresentante dei Paesi Bassi si è portata a casa un successo significativo che vale il 13° oro in carriera in questa particolare rassegna al termine di una prestazione da urlo valsa anche il nuovo record dell’ovale di 1’52″814, migliorando il riscontro precedente che lei stessa deteneva. Una sfida sui decimi nella quale la giapponese Miho Takagi, come alle Olimpiadi Invernali di PyeongChang, ha potuto far poco ottenendo la piazza d’onore (1’53″323) mentre il bronzo è andato all’americana Brittany Bowe (1’53″369) che non è riuscita a bissare il titolo centrato nei 1000 metri ad Inzell. Degne di considerazione anche le prove delle due azzurre Lollobrigida e Noemi Bonzza.Lollo“, con il personale, ha chiuso ottava in 1’55″153 mentre la 20enne tricolore, inserita nella lista delle partecipanti per le rinunce di alcune atlete, ha ottenuto un prestigioso decimo posto sempre con il personal best (1’56″148).

 

 

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Foto: profilo instagram Francesca Lollobrigida

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