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F1, il nuovo connubio tra Red Bull e Honda: un rischio calcolato dal team di Milton Keynes?

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L’inizio del Mondiale 2019 di Formula Uno si avvicina sempre di più. Come al solito, sarà in Australia, a Melbourne, dove tutto avrà inizio il 17 marzo. Il periodo che ci separa dal primo atto iridato sarà accompagnato dai prossimi test a Barcellona (programmati dal 18 al 21 febbraio e dal 26 febbraio al 1° marzo). Un lasso di tempo compensato anche dalle presentazioni delle nuove vetture, vissuto con grande pathos dagli appassionati, curiosi di osservare le novità tecniche.

La Red Bull, in questo senso, è stata l’ultima a rendere nota la data in cui saranno tolti i veli. Il vernissage è previsto il 13 febbraio e i punti interrogativi sul suo conto non sono pochi. In primis, si parte dal cuore della macchina: il motore. Come è noto, la scuderia di Milton Keynes ha deciso di interrompere il lungo sodalizio con Renault, optando per la fornitura Honda. Una scelta ponderata già da tempo, come dimostrato dalle power unit nipponiche montate sulle monoposto del team “satellite” dei “bibitari”, ovvero le due Toro Rosso, nella passata stagione.

Un modo utile per capire pregi e difetti della nuova motorizzazione, arrivando pronti al campionato di quest’anno. E’ anche vero però che i dubbi su questo cambiamento non mancano. Dal suo ritorno in F1, Honda non ha brillato in termini di velocità e di affidabilità e il connubio con McLaren è stato un fallimento sotto tutti i punti di vista, ricordando anche alcuni team radio dello spagnolo Fernando Alonso. C’è da sottolineare però che le disavventure del team di Woking non erano esclusivamente riconducibili al motore e le grosse difficoltà della monoposto britannica del 2018 con Renault sono lampanti.

Pertanto la scuderia di Dietrich Mateschitz, forte di una collaborazione tecnica ufficiale con la Casa giapponese, si aspetta dei grossi benefici, come anche sottolineato in alcune recenti esternazioni pubbliche del consulente della squadra Helmut Marko, convinto della bontà del nuovo progetto: “Con Honda, abbiamo un vero partner per il motore per la prima volta. Fondamentalmente la nostra collaborazione è molto diversa da quella con Renault; lavoriamo insieme sugli aspetti tecnici”, le dichiarazioni del 75enne austriaco. Sarà verità o semplice pre-tattica? La pista presto ci darà una chiara risposta.

 

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