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F1, analisi quarta giornata Test Barcellona 2019: la Ferrari si conferma, la Mercedes si scopre, la Red Bull impressiona, Renault e Toro Rosso cercano il tempo

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La quarta giornata dei test pre-stagionali 2019 di Formula Uno di Barcellona ha emesso alcuni verdetti importanti. In primo luogo che il livello medio si è alzato verso i top team e, in secondo luogo, che molte vetture sono partite con il piede giusto in questa annata. Nella sessione odierna, che chiude la prima settimana delle prove al Montmelò, si sono segnalati diversi piloti che sono andati a caccia del giro veloce, mentre prosegue l’ottimo percorso di Ferrari e Red Bull.

Nico Hulkenberg primo, Daniel Ricciardo terzo. Non male come bottino finale di questo giovedì per la Renault. Il tedesco ha piazzato il record di questi primi quattro giorni in 1:17.393, mentre il suo compagno ha chiuso in 1:17.785. Entrambi hanno sfruttato la gomma C5, la più morbida del lotto, ma hanno anche messo in mostra una RS19 in crescita. Se saranno in grado di migliorare anche sui long run, la vettura francese potrà avvicinarsi davvero ai primi tre top team.

Un’altra notevole sorpresa di questo giovedì è stato il secondo tempo di Alexander Albon. Il thailandese ha spinto la sua Toro Rosso ad un ottimo 1:17.637 (anch’esso con gomma C5) ma confermando che la STR14 è davvero una monoposto interessante e che, non ultimo, il motore Honda ha mosso passi in avanti importanti. La vettura di Faenza ha completato 136 tornate nel turno odierno, con diversi long run di buon livello.

Dopo tre giorni anonimi, ecco la Mercedes. Anche la scuderia di Brackley ha finalmente spinto, chiudendo al quarto posto con Valtteri Bottas in 1:17.857 (con gomma C5) ed al quinto con Lewis Hamilton in 1:17.977 con gomma C4, la supersoft di un anno fa. La W10 si conferma ancora non al proprio meglio, com’è normale che sia, ma sta crescendo sotto molteplici aspetti, come la solidità nelle lunghe distanze. 115 giri totali per i due piloti che non hanno forzato troppo sotto questo aspetto, in attesa della prossima settimana, quando scopriranno maggiormente le carte in tavola.

Ancora un turno di assoluto rilievo con 138 tornate per Charles Leclerc. Il ferrarista ha girato senza pensare troppo al cronometro, chiudendo in 1:18.046 con gomma soft, il miglior tempo della settimana per la scuderia di Maranello, ma con una mescola, o due, di svantaggio rispetto ai primi della classifica. La SF90 sembra non avere difetti. Veloce, potente, prestazionale anche sui long run, ed eccellente anche nel comportamento con le gomme. Vedremo se nei prossimi quattro giorni di test il team emiliano cercherà anche la prestazione, per impressionare i rivali.

Giovedì positivo anche per l’Alfa Romeo con Antonio Giovinazzi (record di 154 giri) che ferma il cronometro sull’1:18.511 (con gomma soft) in ottava posizione. La vettura italo-svizzera continua a ben figurare, risultando veloce grazie alla Power Unit Ferrari, ma sfruttando anche una aerodinamica di primo livello. La McLaren, con Lando Norris, si inserisce subito alle spalle della Ferrari (132 giri), centrando un 1:18.431 con gomme C4 proprio in extremis, ma senza impressionare. La vettura di Woking è ancora lontana dalle prime della classe. Giornata di difficile lettura per la Haas che non va oltre la nona e decima posizione con Romain Grosjean (1:18.563 con C4) e Kevin Magnussen (1:18.720 con soft) ma totalizza 110 giri complessivi. La vettura statunitense deve crescere parecchio a livello di giro secco e long run: i lavori sono ancora in corso.

Un capitolo a parte lo merita la Red Bull. Pierre Gasly è 11esimo in classifica in 1:18.780 con gomma soft, dopo una sessione interamente dedicata alle lunghe distanze. Il francese ha impressionato per costanza e cura delle gomme. La RB15 sembra avere preso le caratteristiche della edizione precedente e questo, sommato ad un motore Honda più potente, può davvero fare ben sperare a Milton Keynes.

Chiudono la graduatoria Racing Point e Williams. Nel primo caso la scuderia di Lawrence Stroll, che oggi vedeva alla guida suo figlio Lance (1:19.664 con gomme medie), sta girando poco e deve crescere sotto tutti i punti di vista. Nel secondo caso, invece, la scuderia inglese ha mosso i primi passi ufficiali nel turno odierno. I tempi sono ancora altissimi (1:20.997 per George Russell con soft e 1:21.542 per Robert Kubica con le medie) ma in questo caso si tratta veramente di una vettura, la FW42, che appare già destinata a chiudere la griglia lungo tutto il campionato.

 

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