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Atletica, Europei Indoor 2019: Gianmarco Tamberi, il faro dell’Italia a caccia dell’oro

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Gianmarco Tamberi è la punta di diamante dell’Italia in vista degli Europei Indoor 2019 di atletica leggera, il marchigiano vuole essere grande protagonista in occasione della rassegna continentale che andrà in scena a Glasgow (Gran Bretagna) dall’1 al 3 marzo e ha tutte le carte in regola per puntare al bersaglio grosso. Il ribattezzato Halfshave si presenta infatti con la miglior misura europea stagionale (la terza mondiale), l’eccellente 2.32 saltato agli Assoluti di Ancona ha fatto capire come l’azzurro possa davvero andare a caccia della medaglia d’oro forte di un talento naturale e di doti tecniche importanti ormai definitivamente recuperate dopo l’infortunio del 2016 da cui si è rialzato lentamente.

Gimbo ha sfiorato anche il 2.34 nella sua ultima uscita prima di questa spedizione e il suo morale sembra davvero a mille: non aveva nemmeno pensato di affrontare la stagione indoor con questo piglio ma poi quando si è cimentato con le varie gare ha capito di essere in condizione e di poter presentarsi all’evento clou con delle concrete ambizioni. Il Campione del Mondo indoor nel 2016, anno in cui vinse anche gli Europei all’aperto prima del crac di Montecarlo che gli impedì di partecipare alle Olimpiadi di Rio, è convinto dei propri mezzi ed è molto baldanzoso: nell’ultimo mese è salito in quota gradualmente e ora servirà ripetersi anche a Glasgow per chiudere col botto i mesi in sala e lanciarsi alla grande verso i Mondiali di Doha.

Il 26enne parteciperà agli Europei Indoor per la terza volta in carriera: nel 2013 fu quinto, nel 2015 si dovette accontentare del settimo posto, ma ora è arrivato il momento per agguantare la medaglia, quella che metterebbe il definitivo sigillo sul suo rientro tra i grandi del salto in alto internazionale. Gli avversari? il polacco Sylwester Bednarek che difenderà il titolo conquistato due anni fa, il tedesco Mateusz Przybylko che ha vinto l’oro agli ultimi Europei outdoor (quando l’azzurro fu quarto), il bielorusso Maksim Nedasekau, l’ucraino Protsenko, ma attenzione anche al bulgaro Ivanov e al greco Baniotis.

 

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Foto: FIDAL/Colombo

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