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Dakar 2019, le startlist e tutti i partecipanti delle categorie moto, auto, camion e quad

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Il conto alla rovescia sta per terminare e il mitico appuntamento della Dakar si sta avvicinando. L’edizione 2019 della corsa più dura del mondo, che avrà inizio il 7 gennaio e terminerà il 17, presenterà tante novità. In primis, si correrà solamente in Perù: 10 tappe per un totale di 5500 chilometri con partenza ed arrivo nella capitale Lima.

Una piccola rivoluzione sarà anche quella che riguarderà le auto e i camion, che in caso di ritiro nelle prime tappe avranno la possibilità di rientrare in gara dopo il giorno di riposo, partecipando ad una classifica a parte rispetto alla generale. Da programma sono previste due partenze “mass start”, simili ad un GP: nella tappa 5 (Moquegua-Arequipa , 776 km totali) e nella stage 9 (Pisco-Pisco, 409 km totali). La tappa 8 (San Juan de Marcona-Pisco, 575 km totali) avrà un ordine di partenza misto per creare spettacolo: partiranno prima i migliori dieci delle moto, delle auto e in seguito i top-5 camion. E’ prevedibile che i piloti non faranno troppi calcoli e spingeranno con decisione per avere la possibilità di tracciare la loro strada ma ovviamente correndo rischi maggiori. Le stage Marathon, quelle senza assistenza dei meccanici, saranno due: la numero 4 (Arequipa-Moguegua, 511 km totali) e la numero 5 (Moguegua-Arequipa, 776 km totali).

Un programma di gara quindi molto complicato, reso ulteriormente difficoltoso da un aspetto non certo trascurabile: il 70% del percorso si snoderà tra le dune del deserto.  Gli equipaggi al via saranno ben 334 in totale, con 167 per quanto riguardano moto e quad, 126 per le auto, 41 per i camion. Nel complesso, dunque, avremo meno tappe ma più chilometri, con diversi tratti veramente selettivi e una lunghezza totale che farà la differenza. E poi, non va dimenticato, ogni duna del deserto potrebbe rappresentare una insidia. Il co-pilota monegasco Daniel Elena ne sa qualcosa, colui che nel 2018 si fratturò il coccige nell’incidente della Peugeot 3008 di Sebastien Loeb, costretto poi ad abbandonare la “Maratona del deserto”.

Entrambi saranno al via, sempre a bordo di una Peugeot 3008 anche se la Casa francese non avrà più un impegno ufficiale e dunque l’asso del volante transalpino affronterà da privato, grazie al Team PH Sport, quest’avventura. Loeb dovrà vedersela contro l’armata di piloti ufficiali Mini capeggiata dal connazionale Stéphane Peterhansel, alla guida di un Mini buggy, come anche il finlandese Mikko Hirvonen, senza dimenticarci dello spagnolo Carlos Sainz (sempre su Mini) e del qatariano Nasser Al-Attiyah di nuovo con la Toyota. Sulle moto, il formidabile team KTM sarà nuovamente favorito con centauri del calibro di Matthias Walkner, Toby Price e di Sam Sunderland. Dovranno respingere gli assalti di Kevin Benavides, Paulo Gonçalves e Joan Barreda sulla Honda e della Yamaha con la coppia francese formata da Adrien Van Beveren e da Xavier De Soultrait.

Per quanto concerne i colori italiani avremo 21 rappresentanti al via7 correranno nelle moto, 9 in totale nelle auto (anche una donna), 1 nei side-by-side e 4 nei camion. Tra di loro, Jacopo Cerutti, 4 volte campione italiano Motorally e 4 volte campione italiano Enduro Senior, ha le maggiori chance per ben figurare (categoria: moto) in sella a una Husqvarna 450 preparata dal Team Solarys Racing, forte dell’esperienza dell’anno passato nella quale fu il migliore del Bel Paese (20°). Parlando di Camelia Liparoti, la coraggiosa 50enne nativa di Livorno ci riprova. Vantando una esperienza importante nella Dakar in diverse categorie (10 edizioni con i quad, con un ritiro nel 2009, e come miglior risultato il nono posto del 2012 e un anno fa corse nei SxS chiudendo al quinto posto), la ritroveremo tra le auto con la Yamaha C.A.T. Racing in compagnia del spagnola Rosa Romero Font nel ruolo di co-pilota. Si prospetta una nuova impresa per lei.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Karolis Kavolelis / Shutterstock.com

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