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Sci Alpino

Sci alpino, Pagelle slalom Madonna di Campiglio e Courchevel: Yule la sorpresa, Razzoli redivivo e Shiffrin devastante

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Oggi si sono disputate il due slalom maschile e femminile di Madonna di Campiglio e di Courchevel, tappe valide per la Coppa del Mondo 2018-2019 di sci alpino. Di seguito le pagelle degli atleti che si sono messi maggiormente in luce e degli azzurri di riferimento.

SLALOM MASCHILE MADONNA DI CAMPIGLIO

Daniel Yule 9: L’elvetico si esalta sulla mitica 3-Tre. Il muro del Canalone Miramonti è il suo pane e sfruttando abilmente anche gli errori di Marcel Hirscher e di Henrirk Kristoffersen fa suo l’appuntamento italiano con merito.

Marco Schwarz 7: Secondo l’austriaco, approfittando anch’egli dei regali di Natale dei padroni della specialità. Scia con incisività su una pista molto complicata e conquista una piazza d’onore degna di nota in una Classica del Circo Bianco.

Michael Matt 7: Stessa storia, stesso mare per l’austriaco n.2. Beneficia del contesto agonistico e con le unghie e con i denti raggiunge il podio, regalandosi una grande soddisfazione sulla 3-Tre.

Dave Ryding 8.5: E’ lui l’uomo del giorno. Risale dalla 27ma alla quarta posizione il britannico grazie al miglior tempo nella seconda manche, 35 centesimi meglio di Yule: la top3 è rimasta distante appena 15 centesimi ma la palma del migliore in termini di qualità non lo gliela toglie nessuno.

Marcel Hirscher 4.5: Un errore non da lui. Con il rivale n.1 fuori, aveva tutto dalla sua per mettere il suo terzo sigillo sulla pista italiana e invece è arrivata la replica delle Olimpiadi di PyeongChang. Dopo aver concluso davanti la prima manche si era già pronti a riscrivere le statistiche record che lo riguardano ma stavolta niente da fare…

Henrik Kristoffersen 4.5: La vittoria è ancora rimandata per il norvegese che inforca non senza amarezza. Vincitore nel 2015 e nel 2016 a Campiglio, non è riuscito a confermare le attese e la chance persa è importante.

Giuliano Razzoli 8: Già decimo a metà gara con il pettorale n.69, l’azzurro conclude quinto a 1″08 da Yule. Il campione olimpico di Vancouver 2010 non marcava punti in Coppa del Mondo dallo slalom di Aspen del marzo 2017, quando chiuse 11°. Dopo i buoni segnali lasciati intravedere in Coppa Europa, l’emiliano ha confermato di aver finalmente ritrovato la strada giusta dopo il grave infortunio al ginocchio che lo ha condizionato nelle ultime tre stagioni: a 34 anni appena compiuti chissà che non possa regalarsi un ultimo scorcio di carriera denso di soddisfazioni.

Manfred Moelgg 7: Miglior gara stagionale per lui, sesto alle spalle di Razzoli per appena un centesimo. Il veterano altoatesino ha sfoderato una prestazione consistente, pur se con qualche sbavatura di troppo, a conferma che esistono ancora margini di miglioramento in vista degli appuntamenti di gennaio.

Alex Vinatzer 6.5: Il Bel Paese aveva sognato con questo ragazzo, addirittura ottavo dopo la prima frazione. Il 19enne ha attaccato a tutta nella seconda, commettendo diversi errori prima dell’inforcata decisiva: un vero peccato, ma costui è un diamante da coltivare con estrema cura perchè il talento c’è.

SLALOM FEMMINILE COURCHEVEL

Mikaela Shiffrin 9: L’americana è arrivata alla fatidica cifra di 50 successi (più giovane di sempre), dopo aver trionfato nello slalom di Courchevel. Si tratta anche della 35esima affermazione in questa specialità (raggiunta Marlies Schild) e della 14esima gara vinta nell’anno solare (eguagliato Marcel Hirscher). Una vittoria di grinta e forza.


Petra Vlhova 7.5: La slovacca è ancora una volta seconda e soprattutto si è dovuta arrendere nuovamente alla grande rivale. Resta comunque la solita ottima gara da parte sua, la prima delle “umane”, che ha dato filo da torcere in entrambe le manche all’americana.

Frida Hansdotter 7.5: Autrice del miglior tempo nella seconda manche, chiudendo poi a 37 centesimi dalla vetta della classifica, ha dato lustro ad un podio di grandi stelle, sciorinando una prova sugli scudi nella run 2.

Katharina Liensberger 7: L’austriaca brava a rimontare quattro posizioni rispetto alla prima manche, classificandosi al quinto posto e garantendosi un posto nella top5.

Chiara Costazza 6.5: Conclude nona la migliore delle azzurre con due prove abbastanza simili senza infamia e senza lode, non riuscendo mai a cambiare ritmo. Tuttavia c’è la top10.

Irene Curtoni 6: Recupera due posizioni rispetto alla prima manche e termina a 3.32 dalla vincitrice in quattordicesima posizione. Sufficiente la prova per lei anche se ci si aspetta sempre qualcosa di più.

 

 

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Foto: Valerio Origo

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