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Basket, Gianni Petrucci: “Italia, ai Mondiali con Belinelli e Gallinari. Qualificazione vicina, il rapporto con Milano è ottimo”

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L’Italia è davvero a un passo dalla qualificazione ai Mondiali 2019 di basket, gli azzurri hanno sconfitto la Lituania a Brescia sfatando un tabù che durava dalla mitologica semifinale delle Olimpiadi di Atene 2004 ma poi purtroppo hanno perso in Polonia fallendo così la prima chance di staccare il biglietto per la rassegna iridata. Tutto è rimandato alla finestra di febbraio quando affronteremo l’Ungheria in casa (si parla di Desio o Varese) e poi la Lituania in trasferta, a tracciare un un bilancio è stato Gianni Petrucci, Presidente della FIP, in un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport: “Prevalgono due sensazioni: realismo e sofferenza. Il realismo dice che siamo messi decisamente meglio delle nostre avversarie in classifica, poi però c’è la sofferenza di non aver chiuso il conto ed essere già al Mondiale. Siamo ancora in ballo insomma. Ma un anno fa avremmo firmato per vivere una situazione del genere. E abbiamo più di un motivo per essere ottimisti“.

A febbraio si giocherà dunque Italia-Ungheria ma guai a definirla una formalità: “Non esistono partite del genere. Ricordo, per esempio, un Roma-Lecce nel calcio, tanti anni fa, che dovrebbe essere un monito per tutti. Non sottovalutiamo nessuno, ma l’ottimismo c’è, ne abbiamo tanto. Anche perché sono convinto che non potremmo mai ripetere una partita come quella con la Polonia“. Bisogna ancora decidere dove si giocherà questo incontro e Petrucci chiarisce: “Vorremmo giocare nel luogo più vicino possibile a Milano. Per mettere tutti i giocatori nelle migliori condizioni possibili“.


Il Presidente FIP approfondisce il tema del rapporto tra la Nazionale e Milano: “Ci aspettiamo la massima collaborazione, quella che c’è sempre stata. Con Livio Proli e con l’Olimpia abbiamo sempre avuto la massima intesa. Sono certo che capiranno l’importanza della partita con l’Ungheria: non ho mai litigato con Proli e con Milano. Il signor Armani, lo dico sempre, è stato sponsor quando ero presidente del Coni, sponsor olimpico. Sanno tutti benissimo che queste finestre potrebbero portare l’Italia non solo al Mondiale ma anche ai Giochi Olimpici“.

Ma quali azzurri verranno convocati per i Mondiali?: “Per quanto mi riguarda, da presidente federale, voglio tutti i migliori giocatori italiani. In Cina, quando ci qualificheremo, deve andare la migliore Nazionale possibile. Sarebbe folle che un presidente non richiedesse i migliori giocatori, ha il diritto e dovere di farlo. Poi ovviamente le convocazioni le fa l’allenatore. Per me Gallinari e Belinelli vanno in Cina, poi vedremo le convocazioni del CT. L’allenatore è intelligente, sono innamorato di lui prima dal punto di vista umano e poi da quello tecnico: ogni giorno ci conquista sempre di più, dopo le vittorie ma anche per come reagisce dopo le sconfitte. Per me potrebbe rimanere a vita in federazione, finché ci sono io si va avanti con lui“.

Spazio anche per un commento su queste finestre di qualificazione: “Ci hanno fatto gioco. Una federazione richiama l’attenzione durante il campionato con la Nazionale. Il che significa maggiore visibilità per tutto il movimento. E agli sponsor tutto questo non dispiace“.

 





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Credit Ciamillo

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