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Tennis, Adriano Panatta su Roger Federer: “Il migliore di tutti, l’unico che avrebbe potuto giocare con le racchette di legno”

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Quando si parla di Roger Federer si rischia spesso di essere banali. Lo svizzero, che da oltre un decennio continua a caratterizzare il mondo del tennis, è forse il giocatore che più di altri è riuscito a mettere d’accordo tutti nel complicato connubio tra stile e concretezza. Vincere con genialità non è facile. L’elvetico è stato capace di creare sul campo questo magico mix ed ecco che la folta schiera di tifosi al suo seguito hanno forti argomentazioni a sostegno della sua causa, anche se ora nella classifica mondiale il serbo Novak Djokovic e lo spagnolo Rafael Nadal gli sono davanti.

Del gruppo dei “supporters” fa parte uno che con racchetta e pallina di cose importanti ne ha fatte, ricordando il Roland Garros vinto nel 1976. Ci riferiamo ad Adriano Panatta che ha dedicato la copertina del suo libro “Il tennis è musica” al fuoriclasse di Basilea: “Federer per me è il più grande di tutti. Se devo fare un libro che racconta gli ultimi 50 anni di tennis, metto in copertina quello che, a mio parere, è stato il più grande“, ha sottolineato Panatta (fonte: livetennis), aggiungendo: “Avrebbe potuto giocare anche negli anni ’60, ’70, ’80, sarebbe stato comunque fortissimo. Lui è uno dei pochissimi che avrebbe potuto giocare bene con le racchette di legno. Gli altri no“, la precisazione di Adriano.

Un parere autorevole che dà ragione a chi ha sempre ritenuto Roger il migliore per esecuzione tecnica. Il tennis moderno però sta evolvendo sempre di più in favore di un’esaltazione di atletismo e di forza fisica che, forse, ad un romantico come Panatta piace poco.

 

 





giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Leonard Zhukovsky / Shutterstock.com

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