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Golf, European Tour 2019: alle Mauritius coppia franco-indiana al comando, degli italiani solo Bergamaschi non in ombra

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Il primo giro dell’Afrasia Bank Mauritius Open at Anahita si conclude con una coppia franco-indiana al comando: sul par 72 del Four Season Golf Club i migliori sono, con 64 colpi, il francese Victor Perez e l’indiano Chikkarangappa S (il cognome non è monco, è proprio formato da una sola lettera). Se l’uno è un nome già noto nel tour europeo, anche se lo scorso anno i migliori risultati li ha ottenuti sul Challenge Tour, l’altro naviga da tempo nel tour asiatico, del cui calendario questo torneo fa parte in aggiunta a quello d’Europa e del Sunshine Tour sudafricano.

A seguire i due uomini in testa, al terzo posto, ci sono il giapponese Masahiro Kawamura, il sudafricano Jaco Van Zyl e l’americano Kurt Kitayama, tutti a -7. Sono molti, invece, i golfisti presenti in sesta posizione con cinque colpi sotto il par: i sudafricani Oliver Bekker, Alex Haindl (che avrebbe potuto anch’egli chiudere al comando senza un doppio bogey alla buca 12) e Justin Harding, lo svedese Malcolm Kokocinski, il francese Matthieu Pavon, l’austriaco Matthias Schwab e l’inglese Lee Slattery.

Per quel che concerne il capitolo italiano, ci sono più ombre che luci. Il migliore dei nostri è Filippo Bergamaschi, 27 anni, frequentatore piuttosto abituale del Challenge Tour lo scorso anno: il suo posto è il trentesimo a -2. Più indietro invece Lorenzo Gagli, 77° e pari con il par, mentre risulta centesimo classificato con +1 Guido Migliozzi, ventunenne con qualche esperienza nel Tour delle Alpi (dal quale son passati, tra gli altri, Nino Bertasio e Matt Wallace) e nel Challenge Tour. Situazione molto peggiore per Matteo Manassero ed Edoardo Molinari: l’uno è 135° a +4, l’altro 143° a +5.





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federico.rossini@oasport.it

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Credits: Chatchai Somwat / Shutterstock

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