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Ginnastica, Enrico Casella: “L’Italia, il sogno Olimpiadi 2020 e le medaglie, la classe 2003 e Vanessa Ferrari”

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ESCLUSIVA OA SPORT – Giorgia Villa è stata festeggiata nel suo paese (Brembate, provincia di Bergamo) per gli eccellenti risultati ottenuti in questa stagione e all’evento era presente anche Enrico Casella, Direttore Tecnico della Nazionale Italiana di ginnastica artistica, che abbiamo intervistato.

 

Che stagione è stata per l’Italia e che bilancio tracci del 2018?

Sapevamo già da tempo che sarebbe stata una stagione difficile, già da un paio di anni si sapeva che nel 2018 avremmo avuto dei problemi in ambito seniores e così è stato. Tutto sommato siamo sempre riusciti a difenderci, il dodicesimo posto ai Mondiali è un buon risultato considerando la situazione. A livello juniores invece abbiamo vinto tutto, eravamo i favoriti e ci siamo confermati ai massimi livelli trionfando agli Europei con la squadra e con Giorgia Villa che poi si è imposta anche alle Olimpiadi Giovanili.

Sicuramente l’annata è stata caratterizzata dai tanti infortuni ma non si tratta di errori di preparazione: quelli si hanno quando si fanno dei sovraccarichi e non è questo il caso. Sicuramente la sfortuna ha inciso anche perché una ginnasta si è fatta male correndo e un’altra con un semplice fioretto-stacco: conto di recuperare tutte le atlete nel 2019.

Io non sono andato personalmente ai Mondiali per rimanere a Brescia e allenare le ragazze. In questo modo ho anche dato la possibilità ad altri allenatori di essere presenti a Doha, meritavano assolutamente questa occasione per il buon lavoro che hanno svolto.

 

L’Italia si coccola la classe 2003 che ha vinto tutto tra le juniores e che ora si appresta al grande salto di categoria. Quali sono i traguardi che può raggiungere la nostra Nazionale e come stai lavorando con loro?

L’Italia può viaggiare sul passo dei 165 punti e agli ultimi Mondiali si è saliti sul podio con quel punteggio nella prova a squadre. È chiaro che le potenzialità sono una cosa, poi bisogna anche confermarsi in gara. Io sono molto fiducioso nei confronti di queste ragazze: se staranno bene potranno puntare in alto, noi stiamo lavorando con l’obiettivo di provare a lottare per una medaglia alle Olimpiadi 2020. Questo non significa che la vinceremo sicuramente, l’importante è arrivare a Tokyo per giocarci le nostre possibilità: quello deve essere il nostro target, fare bene la nostra gara e poi vedere quello che succede. Noi dobbiamo considerarci soddisfatti quando diamo il massimo, quando diamo il meglio di noi stessi.

Questo gruppo è forte come quello del 2006-2007, quello che vinse gli Europei a Volos e quello in cui faceva parte Vanessa Ferrari che in quelle due stagioni conquistò i Mondiali e un titolo continentale. Sono molto solide, hanno già delle elevate difficoltà e le stiamo incrementando ancora, fisicamente sono pronte e hanno la giusta mentalità: il passaggio tra le seniores è sempre molto complicato ma secondo me lo supereranno.

Con tutte le 2003 stiamo lavorando bene, anche alla trave e al corpo libero stiamo crescendo perché stiamo provando diversi elementi nuovi che poi vedremo in gara il prossimo anno. Al volteggio abbiamo i doppi avvitamenti, alle parallele stiamo ulteriormente aumentando dei coefficienti già alti, sugli altri due attrezzi avremo dunque delle nuove aggiunte: certo poi bisognerà stabilizzare questi elementi. Presenteremo i nuovi esercizi al corpo libero il prossimo 22 dicembre a Brembate Sopra: Giorgia Villa, Asia e Alice d’Amato sveleranno le loro novità.

Allenare un gruppo di questo livello è un piacere, abbiamo creato una bella armonia, sono insieme tutto il tempo: si allenano, studiano, vivono insieme e questo aiuta anche la squadra. Il prossimo anno ci saranno gli Europei e soprattutto i Mondiali dove dovremo qualificarci alle Olimpiadi.

 

Giorgia Villa è stata splendida in questo 2018 e ha sempre vinto nelle gare in cui ha partecipato, viene considerata il futuro della ginnastica artistica italiana. Cosa pensi di lei?

Giorgia Villa ha disputato una stagione fantastica, è stata brava a recuperare dall’infortunio dell’anno scorso e sono molto contento dei risultati che ha ottenuto. Ha vinto Europei e Olimpiadi giovanili in due contesti molto competitivi dove è risultata la migliore, nel concorso generale riesce sempre a dare il meglio di sé perché è completa, è in grado di recuperare eventuali errori e sente molto la gara. E ha vinto anche i Campionati Italiani Assoluti. Se continua a lavorare in questo modo allora potrà togliersi delle soddisfazioni importanti tra le seniores. Se penso a una medaglia individuale alle Olimpiadi di Tokyo? Perché no.

 

Come sta Vanessa Ferrari? Quando la rivedremo in gara?

Il tendine di Vanessa è a posto ma ora un edema osseo alla caviglia le procura dei fastidi. Lei è tornata ad allenarsi ma questo problema l’ha rallentata, ora stiamo facendo delle valutazioni per capire “se si può fare”. La Coppa del Mondo qualificante ai Giochi è molto lunga (si concluderà nella primavera 2020, ndr) quindi c’è tempo, staremo a vedere.

 

Parliamo anche delle altre veterane come Carlotta Ferlito, Erika Fasana ed Elisa Meneghini che hanno partecipato alle Olimpiadi di Rio 2016.

Prendo sempre in considerazione le ginnaste quando mi dimostrano qualcosa. Carlotta Ferlito non si è presentata agli Assoluti e non gareggia da tempo, quando tornerà ad allenarsi con continuità sarò pronto a valutarla. Erika Fasana purtroppo non dovrebbe farcela, difficilmente la rivedremo in pedana.

Elisa Meneghini ha messo in difficoltà la Nazionale, in due occasioni. In occasione del Trofeo di Jesolo mi aveva detto di non sentirsi pronta la mattina dell’inizio del collegiale a Brescia. Poi l’avevo chiamata anche per affrontare la preparazione ai Mondiali, avevamo stilato una tabella insieme al suo allenatore e poi ancora una volta si è chiamata fuori. Da quel momento non l’ho più sentita, mi hanno detto che non si allena più.

 





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