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Formula 1

F1, GP Brasile 2018: perchè Lewis Hamilton non è stato penalizzato? Sergey Sirotkin non impegnato in un giro veloce anche se…

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E il caso fa decisamente discutere. Le qualifiche del GP del Brasile 2018, penultimo round del Mondiale di Formula Uno, oltre che appassionare i tifosi per la strenua lotta per la pole tra Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, hanno visto il britannico protagonista di un episodio inconsueto. Nella sessione Q2 Lewis infatti ha creato una situazione di pericolo che avrebbe potuto avere gravi conseguenze nei confronti del pilota russo della Williams Sergey Sirotkin. Non fosse stato freddo e sveglio l’alfiere del team di Grove, avremmo assistito ad un crash pauroso.

Un episodio che, guardando le immagini, meritava l’intervento della FIA, anche perchè Hamilton poco prima aveva anche danneggiato il giro veloce di Kimi Raikkonen. Tuttavia da parte della Direzione Gara è arrivato un “Tutto ok e questo chiaramente ha scatenato i social, attribuendo alle Frecce d’Argento legami “illeciti” con la Federazione Internazionale. Ma perchè non si è intervenuti?

La risposta può esserci solo rispetto all’incrocio tra Hamilton e Sirotkin. Entrambi infatti erano nel giro di lancio, con il campione del mondo a precedere la Williams. L’inglese ha ridotto la velocità per non andare a scaldare eccessivamente gli pneumatici posteriori e prepararsi a spingere prima della curva-12. Il russo invece è stato costretto ad accelerare perché, come rivela it.motorsport.com, le gomme della propria vettura non erano state scaldate con le termocoperte.

Pertanto ciò ha portato all’episodio ed è chiaro che Hamilton non ha danneggiato il giro veloce di Sirotkin. Tuttavia resta la situazione pericolosa che vi è stata in pista e forse un’investigazione sarebbe stata doverosa. Il non prendere in considerazione il fatto, al pari di quello con Raikkonen, fa emergere alcuni dubbi sull’agire coerente della Race Direction e sulla mancanza di una linea guida chiara su come applicare le regole.

 

 





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