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Ciclismo

Ciclismo, Matteo Trentin: “Voglio giocarmi una grande classica. Percorso interessante per il Mondiale”

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In un 2018 sorprendentemente trionfale per quanto riguarda le volate italiane, soprattutto grazie ad un clamoroso Elia Viviani, splende anche la luce di Matteo Trentin. Il corridore della Mitchelton-SCOTT, nonostante tanta sfortuna per degli infortuni arrivati ad inizio stagione, è riuscito a svoltare l’annata (e forse anche la carriera) con il trionfo di Glasgow: in Scozia l’azzurro si è andato a prendere la maglia di campione d’Europa al termine di una gara fantastica da parte sua e di tutta la Nazionale guidata da Davide Cassani.

L’inizio di stagione non è però di quelli da ricordare: “Dopo l’infrazione alla costola sono comunque riuscito a recuperare per l’inizio delle classiche. Alla Sanremo ero andato dietro a Nibali cercando di riprenderlo, se vi ricordate… Ma ero al 90-95% e nel ciclismo moderno non ti puoi permettere di non essere al 100%” le parole del trentino alla Gazzetta dello Sport.

L’infortunio però ha influito molto su tutta l’annata: “La rottura di una vertebra non è un infortunio banale e non ho più raggiunto i valori di fine 2017. Ora devo ritornarci, ritrovare il picco di potenza oltre alla capacità di mantenere in volata valori medi alti per più tempo degli altri”.

Obiettivi per il 2019? Sicuramente le classiche: “C’è anche un Mondiale dal percorso interessante, ma è più avanti, dunque per cominciare sarà certamente così. Se devo ragionare con la testa, il massimo sarebbe il Giro delle Fiandre, mentre il cuore dice Milano-Sanremo. Alla Roubaix, per un motivo o per l’altro, non sono mai riuscito ad esprimermi al massimo”. 

 





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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