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Volley femminile, Mondiali 2018: Italia-Cina, le chiavi tattiche della partita. Contenere Zhu Ting e muro per volare in finale

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La partita più importante degli ultimi due anni è alle porte per l’Italia che si appresta ad affrontare la Cina nella semifinale dei Mondiali 2018 di volley femminile: domani (ore 09.10) le azzurre se la dovranno vedere contro le Campionesse Olimpiche nell’incontro che spalanca le porte dell’atto conclusivo della rassegna iridata, un match fondamentale per le sorti della nostra Nazionale che si è rialzata dopo lo smacco subito alle Olimpiadi di Rio 2016 e che è tornata ai vertici internazionali con una squadra giovane, multirazziale, pimpante, volitiva, capace di giocarsela alla pari con tutti e di arrivare alla Final Four per la quarta volta nella sua storia.

E in due precedenti c’era la Cina: vittoria nel 2002 quando poi ci involammo verso il titolo e sconfitta nel 2014 a Milano. Le ragazze del CT Davide Mazzanti sanno come battere la corazzata asiatica, ci sono riuscite negli ultimi cinque precedenti tra cui quello nella prima fase di questa rassegna iridata ma ora le carte in tavola possono essere diverse: si tratta di una partita secca con una posta in palio davvero elevatissima, la tensione e l’esperienza saranno fattori determinanti nella corsa verso la gloria. Le ragazze di Lang Ping sono abituate a giocare a certi livelli, il nostro sestetto è invece ancora un po’ acerba e questo potrebbe sicuramente cambiare gli equilibri.

Le chiavi tattiche dell’incontro sembrano essere abbastanza chiare oltre a questi psicologiche e mentali appena citate. L’Italia dovrà essere brava a gestire i primi tempi perché le nostre avversarie hanno delle centrali molto insidiose da marcare che riescono spasso a spassare. Limitare il fenomeno Zhu Ting sarà determinante, registrando il nostro meccanismo muro-difesa nei confronti della loro stella aumenteremo radicalmente le nostre speranze di successo anche perché è il loro principale terminale offensivo. Attenzione anche alle diverse scelte che hanno in panchina, Lang Ping può variare molto il proprio sestetto e questo potrebbe mandarci un po’ in confusione.

Serviranno i colpi pesanti di Paola Egonu e la consueta precisione di Miriam Sylla per provare a fare breccia nella loro proverbiale difesa e per spezzare il ritmo, i contrattacchi avranno un ruolo determinante e potremo sfruttare il nostro servizio per cercare di metterle in difficoltà in seconda linea, complicando il loro gioco offensivo. L’Italia può e deve crederci, ora il sogno è davvero a un passo.

 





Foto: FIVB

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