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Motomondiale, Romano Fenati raggiunge un accordo con la FMI: sospensione di 5 mesi, rientro a febbraio

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Si conclude il caso Romano Fenati che durante il GP di San Marino 2018, tappa del Mondiale Moto2, aveva tirato il freno anteriore della moto di Stefano Manzi in pieno rettilineo. La vicenda si è conclusa con una sospensione della licenza di 5 mesi e 10 giorni da parte della Federazione Motociclistica Italiana. Si è dunque arrivati a un accordo stragiudiziale tra il Tribunale Federale e gli avvocati del pilota che hanno così ottenuto la riduzione di un terzo della pena (originariamente la sanzione era stata di 8 mesi). La pena scatta dal giorno della notifica della sospensione cautelare dunque dall’11 settembre 2018, il pilota dovrà restare dunque lontano dalle competizioni fino al 14 febbraio 2019 e potrebbe già rientrare per il primo GP del Mondiale 2019 (se troverà una squadra, la licenza nazionale non è comunque obbligatoria).

Il Procuratore Federale Antonio De Girolamo ha argomento la vicenda: “Non vogliamo crocifiggere Fenati, ma neanche fare finta che non sia successo alcunché: lui nelle fasi processuali ha chiesto scusa, e c’è anche chi non lo fa. C’è un accordo sulla richiesta fatta dai difensori di Fenati di applicazione di una sanzione finale di mesi 5 e giorni 10 alla quale si arriva dagli 8 mesi di pena base con la diminuzione del comportamento processuale pienamente ammissivo di un terzo in meno, per cui 5 mesi e 10 giorni da quando è stata notificata la sospensione cautelare“. Queste invece le dichiarazioni di Romano Fenati: “Mi sto dando da fare in ferramenta, non sto nemmeno seguendo la gare in tv, anzi non so nemmeno come siano andate quelle dell’Australia… Adesso penserò con calma a una soluzione per l’anno prossimo“.





Foto: Valerio Origo
dichiarazioni da gazzetta.it

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1 Commento

1 Commento

  1. Luca46

    29 Ottobre 2018 at 17:47

    È una decisione assurda. Andava squalificato a vita. Purtroppo oltre che assurda è anche equa in rapporto alle decisioni prese sin qui. Si permette che ci sia il far west in nome dello spettacolo. Purtroppo con delle decisioni più severe in precedenza Fenati non avrebbe subito certi attacchi oltre il limite che lo hanno portato al folle gesto.

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