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MotoGP, i precedenti di Andrea Dovizioso nel GP della Malesia: due trionfi nelle ultime due edizioni per il forlivese

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Neanche il tempo di respirare che il Circus del Motomondiale rivolge il proprio sguardo alla Malesia, per completare il trittico “infernale” di quest’ultima parte d’annata. I giochi sono fatti nella classe regina: Marc Marquez è campione del mondo e quindi a Sepang si correrà con lo spirito libero e l’obiettivo sarà essenzialmente il successo di tappa.

Un appuntamento tradizionale per i centauri, che su questa pista hanno spesso scritto pagine memorabili o su cui si sono consumate tragedie che hanno toccato il cuore di tutti: viene in mente la scomparsa di Marco Simoncelli il 23 ottobre 2011. Su un circuito con grandi accelerazioni, dove la trazione e la stabilità in frenata la fanno da padrone, la Ducati avrà in Andrea Dovizioso un alfiere su cui puntare qualche fiches.

La storia degli ultimi anni parla chiaro: il forlivese nel 2016 e nel 2017 è salito sul gradino più alto del podio. Due successi significativi in gare disputate in condizioni non semplici, sotto la pioggia, a dar lustro alla grande sensibilità di guida del centauro italiano. In particolare, la vittoria di due anni fa è stata quella che, forse, ha dato al “Dovi” una convinzione diversa nei propri mezzi. L’essersi sbloccato in sella alla Rossa dopo anni di sofferenze, dovendo lottare con una moto che in curva non andava, non era stato facile. E così il trionfo di Sepang 2016 fu importante anche per mettere in un cassetto la delusione del GP d’Austria di quell’anno quando fu il mai troppo amato compagno di squadra Andrea Iannone a trionfare, interrompendo il digiuno da vittorie della scuderia di Borgo Panigale in MotoGP.

Trionfi quelli delle ultime due stagioni costruiti in perfetto stile “Dovizioso”: gestione sagace del mezzo, lettura dello sviluppo della gara perfetta e attacco sferrato nel momento opportuno. Un mix di aggressività e razionalità che ha garantito al nostro portacolori di essere il riferimento nel fine settimana asiatico. In Ducati sperano che anche nel 2018 ciò possa replicarsi, disponendo di una moto molto migliorata rispetto al passato in curva e dotata come sempre di un grande motore. Il modo di guidare, poi, del “Dovi” ben si adatta alle caratteristiche della pista e del resto i due successi citati, oltre a 2° posto nel 2010 e al 3° posto nel 2008 nella classe regina, parlano chiaro.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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