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Moto2, GP Australia 2018: Francesco Bagnaia vuole sfruttare il momento e sbarca a Phillip Island per chiudere i conti

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Francesco “Pecco” Bagnaia non si vuole più fermare. Il pilota nato a Torino sbarca a Phillip Island per il Gran Premio d’Australia 2018 della Moto2 con un bottino di ben 37 punti di vantaggio sul più immediato inseguitore, il portoghese Miguel Oliveira. L’alfiere del team Sky Racing VR46 sta dominando questo ultimo scorcio di stagione e non ha la minima intenzione di voltarsi indietro. La vittoria di Motegi, anche se arrivata in una maniera peculiare, ovvero dopo la squalifica di Fabio Quartararo, ha permesso a Bagnaia di aumentare il suo vantaggio e di allungare la sua striscia positiva. Il numero 42 sta volando sulle ali dell’entusiasmo, con quattro vittorie ed un secondo posto nelle ultime cinque gare (per un malloppo di 120 punti sui 125 possibili) e la consapevolezza di essere in grande spolvero e, soprattutto, il pilota più forte e completo del lotto. Se Miguel Oliveira ha dalla sua una tanto decantata continuità, il piemontese non è da meno, con un la differenza di avere centrato otto successi contro i due del rivale.

Cosa può mettersi, a questo punto, tra Bagnaia ed il suo tanto atteso titolo mondiale nella classe mediana? Conoscendo la concentrazione ed il modo di lavorare di “Pecco”, non ci sarà il pericolo di sentirsi già il titolo in tasca. Lo ha dimostrato proprio in questo momento clou del campionato, tenendosi lontano dai guai e, soprattutto, non sbagliando un colpo. La moto è eccellente, lui la guida nella giusta maniera e la sua fiducia è ai massimi livelli. Per sua sfortuna, tuttavia, domenica si correrà su una delle piste più indigeste della sua giovane carriera. In cinque edizioni, infatti, i risultati di Bagnaia sulla splendida pista di Phillip Island sono letteralmente da mani nei capelli. Tre ritiri e appena un 11esimo posto ai tempi della Moto3, mentre dodici mesi fa, in Moto2, non è andato oltre la 12esima posizione, proprio in concomitanza con una vittoria di Miguel Oliveira. Una eventualità assolutamente da mettersi alle spalle e da non replicare nell’alba italiana di domenica.

La gara, nella speranza del leader della classifica generale, dovrà andare in una maniera decisamente diversa, ma con la consapevolezza di poter iniziare a gestire la situazione, evitando rischi inutili e, nel caso, accontentarsi di un piazzamento. D’ora in avanti, e per la prima volta in stagione, sarà il suo rivale a dover rischiare per provare la rimonta finale. Nelle ultime uscite il lusitano non è sembrato quasi mai competitivo o pronto a battagliare ad armi pari per la vittoria, raccogliendo ben poche soddisfazioni. Se questo trend si dovesse confermare, e Bagnaia non può certo che augurarselo, i conti potrebbero addirittura iniziare a chiudersi in anticipo. Se anche in Australia l’italiano chiuderà davanti al rivale, il titolo della Moto2 sarà ormai cosa fatta, per bissare il trionfo di Franco Morbidelli di un anno fa.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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