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Italia, stringiamoci a coorte. Azzurre, fateci sognare: battaglia campale con la Serbia, serve l’impresa per vincere i Mondiali

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L’Italia si stringe a coorte, pronta a tifare nella speranza di poter festeggiare, viviamo con il sogno di salire sul tetto del Pianeta, con l’auspicio che questo sabato 20 ottobre entri nella storia della pallavolo come un giorno lieto e che non si dimentichi mai più. L’attesa si fa spasmodica, un Paese intero non vede l’ora di sostenere le proprie beniamine, la volley mania è scoppiata all’impazzata negli ultimi giorni seguendo passo dopo passo la cavalcata della Nazionale che contro ogni pronostico della vigilia si è guadagnata l’accesso alla Finale dei Mondiali 2018 di volley femminile.

Ci stringeremo tutti davanti a un televisore, non solo i grandi appassionati ma anche chi si è avvicinato a questo sport durante questi due mesi, prima con gli uomini e poi con le ragazze. Il sestetto guidato dal CT Davide Mazzanti vuole confezionare un’impresa monumentale contro la Serbia, un’autentica corazzata che ha vinto gli ultimi Europei e l’argento alle Olimpiadi di Rio 2016: servirà il numero da leggenda per consacrarsi, per sovvertire i pronostici della vigilia e per fare suonare l’Inno di Mameli a Yokohama (Giappone), teatro dell’atto conclusivo di una rassegna iridata in cui abbiamo fatto vedere tutte le nostre potenzialità.

L’Italia del futuro è nata qui, 23 anni di media e tanta grinta, grande tecnica e ampi margini di miglioramento, gruppo eccezionale e amalgama perfetta. Dieci vittorie consecutive prima del ko contro la Serbia nella terza fase, poi la semifinale contro la Cina vinta al tie-break e ora la possibilità di sfidare la corazzata slava in quella che sarà la sesta Finale per la pallavolo italiana: tre vinte consecutivamente al maschile (1990-1998) e quella trionfale al femminile nel 2002, l’unica persa risale al 1978 quando il Gabbiano d’Argento si spense contro l’URSS.

Paola Egonu e Miriam Sylla emblema di una nuova Italia multirazziale, Ofelia Malinov figlia di genitori bulgari, Cristina Chirichella la capitana più giovane di sempre affiancata da Anna Danesi, l’esperienza di due veterane di lusso come Lucia Bosetti e Monica De Gennaro: alle loro spalle tutta l’Italia che a pranzo si fermerà per trascinare la Nazionale dei sogni e delle magie, si cercherà un difficile assalto all’oro. Non fermiamoci sul più bello.

 





Foto: FIVB

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