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Baseball, l’Italia tra la spedizione americana e le prospettive per l’anno prossimo. Gerali: “Sensazioni positive per il 2019”

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L’Italia ha chiuso da pochi giorni l’Arizona Instructional League con tre vittorie e quattro sconfitte, tornando a casa con un’esperienza in più che va a incidere sul bagaglio tecnico di ciascuno dei giocatori che sono stati impegnati dall’altra parte dell’Oceano.

La presenza degli azzurri non è passata inosservata da quelle parti, come spiega Gilberto Gerali: “Alle partite erano presenti tanti scout e molti di loro mi hanno chiamato per chiedere informazioni sui nostri ragazzi. È sicuramente motivo di orgoglio constatare come siano stati fatti passi importanti a livello tecnico. Quella che prima era, nei nostri confronti, una specie di diffidenza, ora si è trasformata in curiosità interessata“.

Il vero bilancio del manager azzurro, comunque, è il seguente: “Sono rimasti a casa ragazzi che per motivi di lavoro non potevano essere dell’occasione oppure altri che conoscevo meglio ma che ho preferito non chiamare, e sono entrati alcuni giovani di valore che hanno mostrato qualità importanti. Ora tutti devono continuare a lavorare seguendo le indicazioni di Gianni Natale per farsi trovare pronti ai test di dicembre e febbraio. Abbiamo un obiettivo preciso e chiaro a tutti: tocca ora ai ragazzi decidere in quale maniera aderire per poi rendere più difficili le mie scelte“.

Il punto più importante, però, è un altro: “Le due settimane sono state molto positive sotto tutti gli aspetti: tecnico, organizzativo, logistico. Abbiamo potuto lavorare in maniera ottimale e molto professionale. Ritengo che ogni ragazzo possa tornare in Italia con un bagaglio tecnico migliorato. Ho detto più volte che i nostri ragazzi, messi in strutture adeguate con numeri di partite importanti, avrebbero poco da invidiare ai pari età d’oltreoceano. I progressi sono quelli che derivano da allenamenti quotidiani mirati al miglioramento del gesto tecnico e alla disputa di partite molto sfidanti dal punto di vista della competizione. È scontato dire che se ti trovi costantemente ad affrontare lanciatori che tirano dalle 90 miglia in su, il tuo livello di gioco e di attenzione si alza di conseguenza“.

L’Italia tornerà nella struttura degli Oakland Athletics a marzo, con la buona notizia per la quale, data la trasferta in tournée in Giappone della franchigia di MLB, gli azzurri potranno occupare alcuni degli spazi normalmente loro dedicati. “Sarebbe il proseguimento del lavoro svolto in queste due settimane tenendo presente che l’avvicinarsi degli appuntamenti clou imporrà scelte più vicine a quello che sarà il roster di settembre“, afferma Gerali. Settembre, nella sua testa, è il mese degli Europei che si terranno a Bonn e Solingen, in Germania.

Anche se solo per poco tempo, sono capitati sotto gli occhi del manager italiano un paio di giocatori che potrebbero tornare utili in futuro: Rich Mascheri, che a 29 anni sta cercando di recuperare una carriera frenata da guai alla spalla, e Salvatore Giardina, che l’anno scorso è arrivato fino al massimo livello delle leghe minori americane, la AAA (o Triple-A), e nello specifico nella formazione dei Gwinnet Braves in International League.





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federico.rossini@oasport.it

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Credits: FIBS/ML-Oldmanagency

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