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Formula 1

F1, l’importanza dell’affidabilità. Si entra nella fase calda, tra problemi e penalizzazioni potrebbe cambiare tutto

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Il conto alla rovescia per il quindicesimo round del Mondiale 2018 di Formula Uno sta per terminare. Sotto le luci artificiali di Marina Bay (Singapore), il Circus è pronto per esibirsi su un tracciato cittadino molto tortuoso in cui l’equilibro aerodinamico ma soprattutto la stabilità in frenata e la trazione saranno determinanti.

La Ferrari non può concedersi altri errori e deve vincere. I 30 punti di ritardo nella graduatoria riservata ai piloti e i 25 in quella costruttori non invitano ad una strategia di controllo. La gara asiatica sarà un passaggio importante perché su questo circuito ci si aspetta una SF71H particolarmente efficace. La monoposto italiana infatti, lungo il tortuoso tracciato cittadino illuminato dalle luci artificiali, ha spesso messo in scena risultati considerevoli che possono dunque alimentare le speranze in casa del Cavallino Rampante. La gestione delle gomme alle alte temperature e le citate trazione e stabilità in frenata sono armi della vettura di Maranello che ben potranno sposarsi, sulla carta, con la pista di Marina Bay. Ferrari che, in questo senso, spera di avere anche un’alleata: la Red Bull. La macchina di Milton Keynes, vincitrice a Monaco, potrebbe inserirsi nella lotta tra le Rosse e le Frecce d’Argento e dunque spetterà a loro essere l’ago della bilancia nella sfida eterna tra i due team.

Sebastian Vettel da par suo potrà sfruttare le potenzialità della propria monoposto e le sue attitudini su questo circuito. Il tedesco, infatti, a queste latitudini, è sempre stato molto veloce: quattro vittorie e quattro pole, i record di podi (6) e dei punti conquistati (155) parlano chiaro. Tuttavia, in questo confronto iridato, sarà molto importante anche l’affidabilità. Entrambi i contendenti (Vettel e Lewis Hamilton) sono alla terza power unit e quando mancano 7 weekend al termine della stagione anche la consistenza della stessa farà pendere la bilancia da una parte o dell’altra.

A Marina Bay sarà l’impianto frenante quello ad essere stressato maggiormente per le caratteristiche di un circuito con ben 23 curve. Le alte temperature poi potrebbero essere un altro fattore che metterà a dura prova la resistenza del mezzo meccanico. Variabili di cui dovranno tener conto le grandi rivali di questo campionato che, a questo punto dell’annata, al primo contrattempo potrebbero pagar pegno per una situazione al limite con turbocompressore, MGU-K, MGU-H, ES e CE per Seb e Lewis.

Come è logico, servirà fare i punti e il giusto compromesso tra velocità pura e durata regalerà ad una delle due scuderie il tanto agognato iride.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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