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F1, analisi prove libere GP Russia 2018: Mercedes verso la doppietta, Red Bull vicine ma “lontane”, Ferrari che si nascondono?

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Sebastian Vettel nutre ancora sogni di titolo iridato e di rimonta, ma il venerdì del Gran Premio di Russia non può certo aver corroborato la sua fiducia, anzi. Non tanto per quanto riguarda le due sessioni di prove libere, quanto pensando al gap accusato nei confronti dei rivali, non solo dalla Mercedes, ma anche dalla Red Bull. Davanti a tutti, ancora una volta, Lewis Hamilton e la Mercedes. Sì, dato che, dopo tempo immemore, anche Valtteri Bottas si è iscritto alla lotta, concludendo a soli due decimi dal suo capo-squadra. La W09 ha davvero impressionato sul tracciato di Sochi, confermando di essere tornata la vettura di riferimento della F1. Dopo diversi appuntamenti nei quali la scuderia di Brackley ha dovuto combattere con le temperature delle gomme (con conseguente degrado) sembra che tutto sia stato risolto, ed i due piloti ne stanno giovando. Il team anglo-tedesco parte, senza mezzi termini, per puntare alla doppietta e dare una decisa “mazzata” sia al campionato piloti, sia a quello costruttori. Anche la simulazione di passo gara ha dato ottime risposte a Hamilton e Bottas, con Ultrasoft e Soft con le quali hanno proceduto su tempi tra l’1:38 alto e l’1:39 alto, per una strategia “viola”-“gialla” che appare ideale per le Mercedes, dato che con la Hypersoft hanno messo in mostra un degrado netto e repentino.

Al momento la seconda forza di Sochi sembrano le Red Bull che, tuttavia, sono vicine con le prestazioni alle Merceces, ma domenica saranno lontane, dato che entrambi i piloti saranno penalizzati per la sostituzione (ennesima) della loro Power Unit. Ci si attendeva una RB14 in affanno sui rettilinei di Sochi, per colpa del loro consueto deficit in fatto di potenza, ed invece nelle prime due sessioni di prove libere hanno stupito in senso positivo, con Max Verstappen e Daniel Ricciardo a poco meno di mezzo secondo da Hamilton. La vettura con i due tori sulla livrea sembra la migliore nel terzo settore, quello più guidato e con numerose curve ad angolo retto, mentre nel T1 perde diversi decimi proprio per colpa della mancanza di potenza del motore Renault. Sul fronte passo gara, ovviamente, la Red Bull pensa ad una strategia alternativa, con la possibilità di puntare sulla Hypersoft nel tratto finale della gara. Verstappen, infatti, negli ultimi minuti della FP2 ha girato con serbatoi vuoti, o quasi, e gomme rosa, facendo segnare un paio di tempi attorno all’1:37.7. Con le altre mescole, invece, il ritmo era tra l’1:39 e l’1:40.

In casa Ferrari, invece, i dubbi sono maggiori. La sensazione è che il team di Maranello abbia voluto tenersi qualcosa nel taschino, anche perché se i distacchi fossero realistici ci sarebbe da preoccuparsi. Sebastian Vettel accusa mezzo secondo di distacco dal suo rivale diretto, mentre Kimi Raikkonen, decisamente opaco, è addirittura oltre il secondo di ritardo. La SF71H si è dimostrata nervosa e non semplice da guidare, soprattutto in curva. Ci sarà parecchio da lavorare per trovare il giusto set-up, confidando che domani, quando si andrà su di potenza, il gap possa ridursi. Passando alla simulazione di passo gara, Raikkonen ha centrato diversi buoni giri con la gomma Soft, mentre Vettel è stato costante sia con le Soft che con le Hypersoft. Starà al team domani decidere la giusta strategia per domenica, con la consapevolezza che la vettura deve rincorrere e, soprattutto, non si potrà fallire il colpo.

Alle spalle dei tre top team buona giornata per la Racing Point Force India che ha piazzato Sergio Perez in settima posizione a 1.7 da Hamilton, mentre il suo compagno Esteban Ocon si è fermato a due centesimi. Giornata a due facce per la Toro Rosso, con Pierre Gasly ottavo a 1.7, mentre Brendon Hartley ha chiuso solamente in 16esima posizione a 2.6. Discorso simile per la Haas, con Kevin Magnussen 11esimo e Romain Grosjean 15esimo con sei decimi tra i due piloti, mentre si può sorridere in casa Alfa Romeo Sauber con Marcus Ericsson, fresco di taglio per la prossima stagione, decimo a 1.9, davanti a Charles Leclerc 13esimo a 2.0. Solito sprofondo per McLaren e Williams che, rispettivamente, monopolizzano le ultime due file della griglia.

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alessandro.passanti@oasport.it

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