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Ciclismo, Mondiali 2018: Anna van der Breggen sovrumana, vittoria di proporzioni bibliche. Bronzo commovente per Tatiana Guderzo

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Impresa straordinaria dell’olandese Anna van der Breggen che domina a Innsbruck e conquista l’oro ai Mondiali di ciclismo. La fuoriclasse di Zwolle, dopo aver conquistato il titolo olimpico a Rio 2016, fa suo anche il primo titolo iridato della carriera con una spettacolare azione iniziata a 40 km dal traguardo. Medaglia d’argento per l’australiana Amanda Spratt, mentre il bronzo va ad un’eccezionale Tatiana Guderzo. La 34enne veneta, con una grande gara all’attacco, riesce a tornare sul podio iridato nove anni dopo l’oro di Mendrisio e ben quattordici dopo la prima medaglia d’argento conquistata a Verona 2004.

Tanti attacchi fin dalla partenza e si forma poi una fuga con due atlete: la polacca Aurela Nerlo e la colombiana Ana Cristina Sanabria Sanchez, mentre al loro inseguimento si mettono la danese Emma Jorgensen e la finlandese Lotta Lepisto. All’imbocco del circuito Olympia a Innsbruck, il gruppo riprende le attaccanti e partono al contrattacco altre tre atlete: Tatiana Guderzo, l’olandese Ellen Van Dijk e la danese Cecilie Uttrup Ludwig. Sulla salita di Igls in gruppo c’è una forte accelerazione dell’Australia che va ad annullare questo tentativo. Poco prima dello scollinamento attacca la statunitense Coryn Rivera, che al termine della discesa viene raggiunta da Elena Pirrone, la svedese Emilia Fahlin, la polacca Malgorzata Jasinska, l’australiana Amanda Spratt e nuovamente Van Dijk. Si forma così un sestetto al comando all’inizio del secondo giro.

Nella seconda ascesa ad Igls, a 40 km dal traguardo, sferra l’attacco l’olandese Anna Van der Breggen, che si riporta in poche pedalate sulla testa della corsa. L’unica che riesce a tenere il suo ritmo è Spratt, ma dopo un altro scatto dell’olandese, anche lei si deve arrendere. Van der Breggen resta così al comando in solitaria ai -38 km e scollina con 30″ di vantaggio su Spratt e quasi 3′ sul gruppo.

Van der Breggen inizia l’ultimo giro con 1’20” su Spratt, 3’05” su Rivera, Fahlin e Jasinska, 3’45” su un altro terzetto con Guderzo, la canadese Karol-Ann Canuel e l’olandese Amy Pieters, mentre il gruppo transita con 4’25” di ritardo. Sull’ultimo passaggio sulla salita di Igls, ai -15 km, Guderzo piazza uno scatto secco e fa il vuoto dietro di sé, andando in terza posizione. Gli ultimi chilometri sono una passerella per Van der Breggen, che va a conquistare il successo in solitaria con un vantaggio di 3’42” su Spratt e 5’26” su Guderzo. Quarta posizione per Fahlin a 6’13”, davanti a Jasinska e Canuel. A 7’05” arriva poi l’olandese Annemiek van Vleuten, insieme alla connazionale Pieters, mentre a 7’17” un gruppetto con le azzurre Elisa Longo Borghini, 13ma e Erica Magnaldi, 20ma.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Valerio Origo

1 Commento

1 Commento

  1. ale sandro

    29 Settembre 2018 at 17:33

    Gara bellissima quanto dura. Tanto di cappello a tutte , con l’olandese che praticamente sta dominando le corse di un giorno. Veramente bello il suo attacco.
    E grandissima Guderzo sempre in lotta ,prima in fuga e poi all’attacco ancora nel finale. Commovente è la parola azzeccata.

    E’ vero che le corse le fanno i corridori, ma per me ce ne dovrebbero essere di percorsi così almeno ogni tre mondiali.
    Se non mi sbaglio il percorso di Tokyo sarà qualcosa di non troppo differente da questo.
    Non oso pensare a domani se decidono di fare corsa ancora più dura da poco oltre metà gara. Se ne vedrebbero delle belle.

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