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Calcio, Nations League 2018-2019: le avversarie del girone dell’Italia. Ostacoli Portogallo e Polonia

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Due avversari ostici ma alla portata degli azzurri del nuovo corso targato Roberto Mancini. L’Italia si avvia ad affrontare i primi test probanti della nuova gestione. E sarà la Nations League 2018-2019 ad aprire le danze con le due sfide decisamente interessanti per comprendere le ambizioni di un gruppo profondamente rinnovato con l’arrivo del nuovo ct, che ha fatto seguito all’amara esclusione dai Mondiali in Russia durante la gestione Ventura.

Venerdì 7 settembre gli azzurri ospiteranno la Polonia allo stadio Dall’Ara di Bologna, mentre lunedì 10 settembre sarà il Portogallo ad attendere l’Italia a Lisbona per la seconda sfida. Un triangolare con partite di andata a ritorno, da cui la prima classificata accederà alla Final Four con le vincenti degli altri gironi e l’ultima retrocederà in Lega B.

La Polonia è reduce da un riscontro non esaltante ai Mondiali 2018, ma ha dimostrato nel recente passato di disporre di talento a sufficienza per puntare a risultati importanti. Robert Lewandowski, bomber del Bayern Monaco, è da anni uno degli attaccanti più prolifici d’Europa. E accanto a lui ci sarà Arkadiusz Milik, attaccante del Napoli di Ancelotti, che contende a Mertens la maglia da titolare. Ma a rappresentare la compagine partenopea c’è anche Piotr Zielinski, che di recente si è messo in mostra con la doppietta rifilata al Milan. E la linea mediana include anche altri elementi di esperienza, come Krychowiak, ex Siviglia e PSG, e Blaszczykowski del Wolfsburg.

Il leader della difesa è Kamil Glik, ex cuore Toro, oggi al Monaco, mentre sulle corsie laterali c’è spazio per Bednarek del Southampton e Bereszynski della Sampdoria, rappresentata anche da Linetty. Una folta pattuglia italiana, dunque, che si completa con la presenza tra i pali di Szczesny, erede di Buffon nella Juventus. La Polonia è dotata dunque di individualità importanti, ma presenta anche svariate lacune, che l’Italia dovrà punire per imprimere subito il proprio marchio nella competizione e acquisire fiducia in prospettiva futura.

Il Portogallo, invece, è campione d’Europa in carica, ma dovrà fare a meno del suo totem, Cristiano Ronaldo, non convocato dal ct Fernando Santos. Anche i lusitani si avviano verso un nuovo corso dopo l’eliminazione agli ottavi di finale dei Mondiali 2018 ad opera dell’Uruguay di Cavani.

Non c’è spazio, pertanto, per Quaresma e Nani, ma l’attacco è affidato alle giocate di André Silva del Siviglia, Bruma del Lipsia e Gelson Martins dell’Atletico Madrid, tre elementi di assoluto valore anche in chiave futura. Il leader della mediana è Bernardo Silva, fuoriclasse del Manchester City, affiancato dai solidissimi William Carvalho e Bruno Fernandes, mentre le due corsie laterali difensive sono presidiate da due “italiani”, ossia Joao Cancelo della Juventus e Mario Rui del Napoli con Pepe, ex Real Madrid, a fungere da barriera davanti a Rui Patricio.

Un girone estremamente equilibrato, dunque, in cui l’Italia dovrà dimostrare di avere voglia di riscatto dopo il flop Mundial. Il primo posto è alla portata, ma anche il baratro della retrocessione non è affatto da escludere.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Dziurek / Shutterstock.com

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