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Ciclismo

Vuelta a España 2018: Fabio Aru, due indizi fanno una prova. Il sardo sulla strada della forma migliore

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Se due indizi fanno una prova, Fabio Aru ha imboccato la strada giusta per ritrovare la forma migliore. Il Cavaliere dei Quattro Mori ha toccato il punto più basso della carriera con un Giro d’Italia tormentato e culminato con il ritiro nel tappone del Colle delle Finestre, quando comunque il capitano della UAE Emirates era già ampiamente uscito dalla classifica.

Sono seguite poi lunghe settimane di riflessione, per analizzare e comprendere cosa non avesse funzionato alla Corsa Rosa. Il 28enne ha scoperto anche una intolleranza al glutine che ha portato ad evitare alcuni cibi nell’alimentazione.

In silenzio e senza proclami (l’ultimo tweet risale addirittura allo scorso 21 maggio), isolato e fuori dal mondo, Aru si è allenato a testa bassa con l’orgoglio di una tigre ferita. La consapevolezza di essere ben altro corridore rispetto a quello che si è visto in questa stagione e che i risultati del passato erano stati frutto di talento e abnegazione al lavoro.

A fine luglio l’azzurro è tornato in gara al Giro di Vallonia. In Belgio, su cote poco adatte alle sue caratteristiche da scalatore da lunghe distanze, ha dato spettacolo con attacchi a ripetizione. Ha testato la gamba ed il riscontro si è rivelato positivo. Ieri poi, al Giro di Polonia, un’altra ottima prestazione: il vincitore della Vuelta 2015 ha chiuso a soli 6 secondi dal padrone di casa Michal Kwiatkowski su uno strappo conclusivo durissimo, che per certi versi poteva ricordare il Muro di Huy. Aru è arrivato insieme ad uno specialista come Enrico Gasparotto, rifilando anche 8 secondi al britannico Simon Yates.

Siamo di fronte ad un corridore sicuramente diverso rispetto ad inizio stagione, quando gareggiava passivamente e spesso accusando distacchi importanti dagli avversari. Ora Aru si fa vedere e attacca anche su percorsi sfavorevoli, corre da protagonista. Sì, il Cavaliere dei Quattro Mori sta tornando. E alla Vuelta a España 2018 medita la grande rivincita.

federico.militello@oasport.it





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