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Nuoto, Europei 2018: parte l’assalto al podio di Fabio Scozzoli nei 100 rana

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L’operazione è di quelle complicate: tornare sul podio europeo sei anni dopo l’ultima medaglia. Fabio Scozzoli ha ottime possibilità di riuscirci nei 50 rana che sono la gara nella quale si è preso le maggiori soddisfazioni nell’ultimo periodo ma ci proverà anche nei 100 dove gli avversari sono più forti e dove, in teoria, potrebbe fare un po’ più fatica a scaricare tutti i cavalli del suo motore che gli permettono di andare più forte di tutti in partenza e all’arrivo. I 100 rana però sono la gara olimpica, quella su cui concentrarsi da qui a Tokyo, sulla quale il ranista romagnolo sta impostando gran pare del lavoro e, come accadde a Riccione con il record italiano, Scozzoli vorrebbe stupire anche a Glasgow.

La sfida con Adam Peaty è impari: il doppio argento di Shanghai non ha nelle braccia e nelle gambe i tempi che il cannibale inglese nuota con facilità irrisoria ogni volta che scende in vasca. Potrà reggere il ritmo per una vasca, una vasca e mezzo ma nel finale Peaty sembra davvero avere una marcia in più rispetto a tutti i rivali e sperare in una debacle dell’inglese appare pura utopia.

I posti sul podio sono dunque due e i pretendenti sono almeno quattro, al netto di sorprese. Di questi quattro, Fabio Scozzoli è quello che arriva a Glasgow con il crono peggiore ma, si sa, il romagnolo si esalta nei momenti decisivi e dunque i due decimi al massimo che lo dividono dai rivali non dovrebbero rappresentare un problema.

La curiosità riguarda lo stato di preparazione della nazionale russa che scende in vasca per dominare anche nella rana: Chupkov e Prigoda hanno il terzo e quarto crono mondiale stagionale ma non sempre sono riusciti ad esprimersi al meglio nei momenti decisivi. Se sono al meglio della condizione possono rappresentare due ossi durissimi per l’esperto ranista azzurro.

L’altro rivale da tenere d’occhio è l’olandese Kamminga che ha il secondo crono mondiale stagionale, ottenuto a Roma sulla scia dell’inarrivabile Peaty. Per batterlo Scozzoli dovrà cercare di forzare nella prima parte di gara per rendere impossibile una rimonta che, con l’olandese in vasca, può essere all’ordine del giorno.

Per Scozzoli, date per scontate buone partenze e arrivi di qualità, saranno decisivi soprattutto gli ultimi 15 metri della fase nuotata dove a Roma aveva dimostrato qualche lacuna. Il lavoro delle ultime settimane è stato mirato soprattutto a migliorare questo aspetto che potrebbe permettere all’azzurro per giocarsi una medaglia.

 





Foto Diego Gasperoni
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