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F1, GP Italia 2018: le gomme Pirelli che porteranno a Monza Ferrari e Mercedes. Analisi e possibili strategie

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Siamo nella tappa decisiva? Forse sì. A Monza spesso i Mondiali di Formula Uno si sono decisi (la vittoria di Michael Schumacher su Ferrari nel 2000, per fare un esempio) anche se negli ultimi anni le gare inserite, posteriori all’appuntamento italiano, sono aumentate drasticamente. Dopo il round brianzolo (il 14° del 2018) mancheranno 7 GP al termine del campionato e i punti a disposizione saranno 175.

Tuttavia, la valenza psicologica di questo weekend è fondamentale nella lotta iridata. La Ferrari, dopo aver dovuto incassare due sconfitte pesanti in Germania e in Ungheria su tracciati in cui avrebbe potuto prevalere, è tornata dalle vacanze estive in grande spolvero, aggiudicandosi la corsa in Belgio, interrompendo un digiuno di 9 anni ed accorciando il distacco in classifica generale (piloti): 17 lunghezze il ritardo di Sebastian Vettel da Lewis Hamilton. Il successo del tedesco è stato netto e la superiorità dimostrata dalla monoposto di Maranello ha convinto anche gli scettici.

In questa sfida serrata saranno fondamentali anche le gomme e le scelte dei team rivali. Nessuna sorpresa per il weekend italiano: il Cavallino Rampante privilegia maggiormente le supersoft mentre la scuderia di Brackley dà grande importanza alle soft. Vettel (2 treni di medie, 1 di soft e 10 di supersoft) e Kimi Raikkonen (1 treno di medie, 2 di soft e 10 di supersoft) punteranno le loro fiches sullo sfruttamento migliore delle coperture più soffici. Scelta di Pirelli in continuità con quanto fatto già in Belgio su un layout simile per caratteristiche anche se non proprio uguale. Per contro le Frecce d’Argento, con Lewis Hamilton (2 set di medie, 3 di soft e 8 di supersoft) e con Valtteri Bottas (1 set di medie, 4 di soft e 8 di supersoft), tenteranno la carta delle mescole a banda gialla, come asso nella manica soprattutto in prospettiva gara.

LE GOMME PIRELLI A DISPOSIZIONE DEI TEAM A MONZA

Sul numero di soste e le possibili strategie la situazione potrebbe delinearsi su una sola fermata ai box e, in questo senso, l’importanza delle qualifiche sarebbe ulteriore, tenendo conto dell’appiattimento delle decisioni da questo punto di vista. Lo scorso anno una combinazione soft-supersoft ha aiutato Daniel Ricciardo, 4° al traguardo, a recuperare ben 12 posizioni rispetto alla partenza dopo una penalità in griglia (fonte Pirelli). Pertanto non è escluso che possa essere questa una delle strade da seguire, specie da parte della Mercedes. Sul fronte ferrarista ci potrebbero essere delle varianti, dando rilevanza alle supersoft nel primo stint, vista la resa della monoposto con queste coperture. Come al solito la partita si giocherà su chi riuscirà a gestire meglio le gomme e trovare la corretta finestra d’utilizzo (temperature) nel time-attack. Ovviamente questi discorsi non possono non tener conto di possibili variazioni climatiche (pioggia) che potrebbero sconvolgere gli equilibri.





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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