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Coppa Davis 2019, rivoluzione e format in una settimana. Il 16 agosto si vota. Due città si candidano per ospitarla

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Il tennis mondiale potrebbe essere vicino a una nuova svolta: il 16 agosto potrebbe diventare la data di una rivoluzione, la mitica Coppa Davis rischia di subire un radicale mutamento e una delle competizioni sportive più longeve (la prima edizione venne disputata addirittura nel 1900) potrebbe davvero cambiare fisionomia, assumendo connotati radicalmente diversi rispetto a quelli attuali. Quel giorno, infatti, si riunirà l’assemblea della ITF a Orlando (USA) che metterà ai voti la riforma sul torneo che assegna l’Insalatiera: si parla di un evento unico della durata di una settimana, da disputare a fine stagione in un’unica sede, a cui parteciperebbero 18 Nazionali. Dunque addio al tabellone a eliminazione diretta con i quattro turni spalmati nel corso dell’anno.

L’anno scorso la ITF bocciò la proposta ma questa volta il Presidente David Haggerty farà leva sul fatto di aver trovato una partnership da 3 miliardi di dollari col gruppo Kosmos che a sua volta ha convinto a investire l’imprenditore Larry Ellison, il proprietario del torneo di Indian Wells. Il sì sembra davvero nell’aria anche perché si sono già candidate due città per ospitare la nuova Coppa Davis: Madrid (Spagna) e Lille (Francia). Chiaramente la nuova formula renderà più appetibile e più ricca la competizione a livello mediatico ma si perderà un po’ il fascino e anche i valori in campo potrebbero risentirne: a fine stagione si potrebbero sì avere tutti i big ma magari arriveranno logorati da undici mesi di grande tennis ai massimi livelli.

L’Italia sogna in grande con Fabio Fognini, Marco Cecchinato e Matteo Berrettini ma molto dipenderà anche dalla superficie su cui si giocherà, dagli avversari e dal loro stato di forma in quel momento preciso dell’anno.

 





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