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Ciclismo su pista, Europei 2018: l’Italia si lancia al meglio verso Tokyo 2020. I quartetti si confermano, Viviani torna nell’omnium

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Bilancio indubbiamente positivo per l’Italia agli Europei di ciclismo su pista di Glasgow (Gran Bretagna). La nazionale azzurra è riuscita a rispettare le attese al Sir Chris Hoy Velodrome, andando a conquistare cinque medaglie: due ori, due argenti e un bronzo. Un risultato in linea con quello dello scorso anno (stessi ori, un argento e tre bronzi) e che conferma lo stato di salute del nostro movimento.

Questo evento era molto importante perché si trattava del primo valido per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. In questo senso le notizie per l’Italia sono molto positive. La prima importante conferma arrivata nella rassegna continentale è stata quella dei quartetti dell’inseguimento. Al maschile gli azzurri hanno conquistato uno straordinario oro, dimostrando di essere ulteriormente migliorati nell’ultimo anno. L’argento al femminile è ugualmente prestigioso, visto che le azzurre si sono arrese solo alla Gran Bretagna.

Le altre medaglie pesanti in chiave olimpica sono arrivate dall’omnium. A Glasgow c’è stato il grande ritorno di Elia Viviani, che ha conquistato l’argento, dimostrando che anche con la nuova formula, è ancora tra i più forti. Il fuoriclasse veneto avrà modo di prendere ulteriore confidenza con la gara e arrivare pronto per Tokyo, dove punterà a difendere il titolo. In campo femminile Letizia Paternoster ha fatto il definitivo salto di qualità tra i senior, con un bronzo che vale tantissimo visti i suoi 19 anni. Infine Maria Giulia Confalonieri si è consacrata con un meraviglioso oro nella corsa a punti, specialità non olimpica, ma potrà rappresentare un punto fermo per l’Italia già nella prossima stagione di Coppa del Mondo.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Twitter Federciclismo

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