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Atletica, Europei 2018: Osakue in finale, Strati fuori di un cm! Dal Molin, Fofana e Perini in semifinale

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All’Olympia Stadium di Berlino (Germania) proseguono gli Europei 2018 di atletica leggera. Quarta giornata incominciata con una mattinata dedicata a qualificazioni e batterie, poi in serata l’assegnazione dei titoli.

SALTO IN LUNGO (QUALIFICAZIONI, FEMMINILE) – Laura Strati è fuori dalla finale per un solo centimetro: la 27enne salta 6.60 al secondo tentativo ma nel finale viene beffata e chiude in tredicesima posizione con un po’ di amaro in bocca perché il pass era assolutamente alla sua portata. A battere per un soffio l’azzurra sono state la portoghese Evelise Veiga (6.61), la cipriota Nektaria Panagi (6.62), l’estone Ksenija Balta (6.63), la britannica Jazmin Sawyers (6.64), l’ucraina Maryna Bekh (6.64) e la spagnola Juliet Itoyta (6.65): sono davvero chiuse tutte in un fazzoletto. Per il momento la migliore è stata la serba Ivana Spanovic, grande favorita della vigilia che con i suoi 6.84 ha battuto le altre due contendenti per il titolo cioè la britannica Shara Proctor (6.75) e la tedesca Malaika Mihambo (6.71). Accedono all’atto conclusivo anche la britannica Lorraine Ugen (6.70), la svedese Khaddi Sagnia (6.69) e la bielorussa Nastassia Mironchyk (6.68).

110 METRI OSTACOLI (BATTERIE, MASCHILE) – Tutti i big erano già ammessi alle semifinali in virtù del ranking stagionale e soni stati raggiunti dagli azzurri che si sono distinti in questo turno preliminare. Paolo Dal Molin e Hassane Fofana hanno piazzato la doppietta nella prima batteria (13.40 e 13.50), Lorenzo Perini terzo nella sua batteria (13.65) alle spalle del tedesco Balnuweit (13.55) e del britannico King (13.65).

LANCIO DEL DISCO (QUALIFICAZIONI, FEMMINILE) – La nostra Daisy Osakue vola in finale con un buon 58.73, superando la norma posta a 58.50 e rispondendo presente dopo l’atto di violenza subito una decina di giorni fa. Valentina Aniballi non va oltre 55.06 e viene eliminata, serviva lanciare almeno 56.52 per passare il turno. Tutto facile per la grande favorita della vigilia, la croata Sandra Perkovic piazza un ottimo 64.54 e distanzia subito il terzetto tedesco composto da Shanice Craft (61.13), Nadine Mueller (60.64) e Claudine Vita (59.18). All’atto conclusivo accedono anche le portoghesi Liliana Cà (58.37) e Irina Rodrigues (59.22), la greca Hrisoula Anagnostopoulou (56.52), la moldava Alexandra Emilianov (58.83), la ceca Eliska Stankova (57.81), la serba Dragana Tomasevic (57.77) e la britannica Jade Lally (57.71).

800 METRI (BATTERIE, MASCHILE) – I polacchi Adam Kszczot (1:46.31) e Mateusz Borkowski (1:46.41) confermano di essere i favoriti della vigilia ma attenzione al bosniaco Amel Tuka (1:46.47) e allo spagnolo Alvaro de Arriba (1:46.48), la stella francese Pierre Ambroise Bosse si salva (terzo nella sua batteria, 1:48.14). Eliminato invece Simone Barontini, quinto nella terza batteria col tempo di 1:48.53.

TIRO DEL GIAVELLOTTO (QUALIFICAZIONI, FEMMINILE) – Non c’erano italiane in gara, queste le qualificate alla Finale: la tedesca Christin Hussong (67.29), la slovena Martina Ratej (61.69), la lituana Liveta Jasiunaite (61.619, la ceca Nikola Ogrodnikova (61.27), la bielorussa Tatsiana Khaladovich (61.21), la lettone Madara Palameika (60.21), la serba Marija Vucenovic (59.98), la finlandese Jenni Kangas (59.96), la svedee Sofi Flink (59.58), la norvegese Sigrid Borge (59.55), la ceca Irena Sediva (59.34), la francese Alexie Alais (59.29).

 





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