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Pallanuoto femminile, Europei 2018: il Setterosa spreca e si arrende ad un’Ungheria più cinica. Finisce l’avventura continentale

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Finiscono contro l’Ungheria i sogni di podio del Setterosa agli Europei di pallanuoto femminile: le magiare sconfiggono l’Italia per 10-9 e vanno in semifinale, dove troveranno, con molta probabilità, l’Olanda. Per le azzurre l’accesso ad un mesto tabellone per il quinto posto. Prossima sfida con la modesta Germania, mercoledì alle 13.15, ma la gara conterà relativamente, le attese del Setterosa erano altre.

Nel primo periodo è Arianna Garibotti, la nostra bomber, a sbloccare il risultato a 5’58”, nella prima superiorità. Gorlero si esibisce in tre diverse parate eccellenti, Gangl dall’altra parte cerca di non essere da meno, ma Silvia Avegno a 2’29” in parità numerica trova il raddoppio. Parkes in maniera abbastanza fortunosa accorcia le distanze a 1’57”, poi Gorlero disinnesca i successivi attacchi magiari, e Bianconi concretizza in superiorità a 14″ dalla sirena. Primo riposo sul 3-1.

Nella seconda frazione Keszthelyi riporta subito a -1 le magiare, l’Italia poi spreca un paio di buone conclusioni, ma ancora bomber Garibotti sigla il 4-2 a 5’23”, ancora in parità numerica. Picozzi provoca il rigore a 4’57”, Keszthelyi non sbaglia e le nostre avversarie tornano in scia. Errori vari, poi Gorlero annulla la controfuga delle nostre avversarie con una parata fantastica sulla solita Keszthelyi. Poco dopo per la seconda volta però Parkes si trova il pallone in mano dopo una respinta del palo e sigla il pari a 2’10”. A 7″ dal riposo lungo arriva anche il sorpasso magiaro, con la beduina vincente di Gyongyossy. A metà gara dunque azzurre sotto 4-5, con un parziale di 1-4.

Il terzo tempo si apre con la rete di Leimeter, che sigla immediatamente il 4-6, ma Chiara Tabani riporta il Setterosa al gol in superiorità interrompendo il parziale magiaro e dando nuova linfa alle azzurre. Infatti Giulia Emmolo trova una parabola stupenda a 4’47” e sigla il 6-6, che rimette tutto in discussione. Gorlero dice ancora no ad Horvath, poi col passare dei minuti i contatti si fanno sempre maggiori e le espulsioni (anche simultanee) fioccano. A spezzare l’equilibrio è, a 1’13” la solita Garibotti, in superiorità numerica. Passano però 13″ e Aiello fa fallo da rigore: Gorlero si supera e para la conclusione di Keszthelyi. Riparte l’Italia, espulsione definitiva di Illes e Garibotti a 20″ dal termine sigla il gol dell’8-6. Le azzurre vanno all’ultimo intervallo sul +2.

Il quarto periodo si apre con due parate di Gorlero, che respingono gli attacchi magiari, ma a 5’54” Leimeter trova il -1. Il Setterosa risponde: passano 24″ e capitan Elisa Queirolo trova la conclusione vincente dalla distanza per il 9-7. Szilagyi accorcia subito le distanze, poi le difese tornano ad essere dominanti. La partita è emozionante, poi Bianconi si fa espellere a 2’27” e l’Ungheria chiama il timeout. Szilagyi trova il 9-9 a 2’03”. Arriva la superiorità anche per l’Italia, Biro, CT magiaro, protesta e si fa espellere: le azzurre però non concretizzano. A 29″ dal termine però Keszthelyi ci beffa in beduina. Non è finita: fallo da rigore di Garda su Palmieri: Bianconi si fa parare la conclusione da Gangl. Il torneo del Setterosa finisce qui, l’Ungheria vince 10-9 e va in semifinale.





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Foto: Daniela Bolla

robertosantangelo@oasport.it

2 Commenti

1 Commento

  1. ghost

    23 Luglio 2018 at 20:39

    sconfitta che fa male perchè questa Ungheria è davvero modesta rispetto al passato e perchè evidenzia i limiti atavici di questa squadra sia sul piano psicologico (non si può essere così pusillanimi nelle scelte di tiro, specie in superiorità numerica, e così altalenanti nel corso della stessa partita, con blackout lunghissimi ogni santa volta) sia quello tecnico (mancanza di potenza al tiro e di velocità nel nuoto) che su quello strettamente fisico (e se sulla taglia si può fare ben poco, sull’atletismo invece si può lavorare in modo molto più efficace)…
    e dubito che l’inserimento di Chiappini (se mai avverrà…a questo punto comincio a temere che non la vedremo mai in Azzurro) sia sufficiente a ribaltare questo gruppo come un calzino (perchè questo è ciò che serve)…
    speriamo bene per il futuro, ma, visto il rendimento di queste ultime 2 stagioni, diventa difficile essere ottimisti…

  2. Fabio90

    23 Luglio 2018 at 20:13

    Sconfitta che fa malissimo..perchè abbiamo sprecato tante occasioni…perchè l’arbitraggio ( che in questo sport ha una grande incidenza a mio avviso) è stato tutto sommato anche ottimo per noi…e perchè sono state commesse un paio di ingenuità negli ultimi minuti non da campionesse quali sono
    Bello è vedere come le nazionali di pallanuoto..cosi come quelle di pallavolo..sono spesso per non dire sempre competitive..peccato che non si vince piu pero ( ovviamente nella pallavolo da molto piu tempo..penso una decina di anni..mentre nella pallanuoto un 6/7)..ed è ora di ricominciare a farlo..perchè con tutte le competizioni che queste nazionali affrontano e per quanto siano competitive è un lasso di tempo francamente esagerato e preoccupante…speriamo nel settebello ora

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