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Pallanuoto, Europei 2018: un Settebello incostante, c’è il potenziale per arrivare a Tokyo 2020 al top

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“A me dispiace perché abbiamo dimostrato che ci manca ancora qualcosa per arrivare al top soprattutto per quanto riguarda la tenuta mentale, che è quello che Campagna ci chiede. La qualità c’è, ma dobbiamo ancora amalgamarci bene. La sconfitta ci farà bene per crescere in futuro” capitan Pietro Figlioli è uno che non ha peli sulla lingua, si è sempre espresso chiaramente dicendo come stanno le cose e lo ha fatto, prendendosi la responsabilità per tutta la squadra, anche al termine della finale del terzo e quarto posto con la Croazia agli Europei.

Si è concluso infatti con due sconfitte un torneo continentale in quel di Barcellona che lascia (e non poco) l’amaro in bocca al Settebello: la nazionale di Sandro Campagna, soprattutto nelle prime uscite, ha fatto vedere una qualità difensiva ed offensiva davvero strepitosa. Da ricordare ci saranno le vittorie con Ungheria e Russia, punti di partenza verso un biennio durissimo, quello che porterà poi alle Olimpiadi di Tokyo 2020, vero e proprio obiettivo per questa squadra, che terminerà molto probabilmente un ciclo che è partito da lontanissimo, dai Mondiali vinti a Shanghai nel 2011.

Bisognerà però, come detto a più ripetizioni anche dal ct Sandro Campagna, limitare al minimo gli errori commessi con Spagna e Croazia. Nella partita con gli iberici, quella decisiva, in semifinale, ci si può appellare anche alla sfortuna: uno degli episodi più clamorosi di tutta la manifestazione continentale è infatti il goal non assegnato allo scadere a Figlioli, che sarebbe valso il pareggio. Il match, però, è stato perso nelle occasioni non sfruttate e nel calo di tensione sul finale: al termine di una strepitosa rimonta infatti il Settebello, in vantaggio di due reti, non si è saputo gestire facendosi rimontare dai padroni di casa.

Tante comunque le note liete: dalla vena realizzativa di due dei punti di forza di questa rosa, Francesco Di Fulvio e Vincenzo Renzuto Iodice, ad una difesa, guidata da un Marco Del Lungo super, che quando decide di giocare al meglio non fa passare neanche l’avversario più insidioso. Da migliorare, assolutamente, le percentuali con l’uomo in più: non si può che prescindere da ciò per puntare a medaglie importanti a Mondiali ed Olimpiadi.





gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: katacarix shutterstock.com

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