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F1, Mondiale 2018: la Ferrari esce rafforzata dal trittico estivo. Mercedes spalle al muro

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Settimana di pausa in Formula 1 dopo un mese letteralmente infuocato. Il trittico estivo è stato appena consegnato agli archivi e il Mondiale si avvia verso il giro di boa. Francia, Austria e Gran Bretagna. Tre gare diverse, che hanno ribaltato le certezze che credevamo di avere e i valori giorno dopo giorno, giro dopo giro, curva dopo curva. Un trittico che, senza ombra di dubbio, ha sorriso alla Ferrari, che di fatto ha ottenuto una sola vittoria ma che è uscita nettamente rafforzata dal triplice impegno.

Le premesse, dopo la gara in Canada, erano quelle di una Rossa in piena salute. Il motore evoluto aveva dato le risposte che Maranello si aspettava e Sebastian Vettel aveva ritrovato la vetta del Mondiale, con un punto di vantaggio su Lewis Hamilton. Ma a Montreal la Mercedes aveva corso letteralmente in difesa, con una power unit spremuta fino all’osso per via delle difficoltà avute al banco di test dal nuovo motore aggiornato.

Il primo round è stato in Francia, a Le Castellet. Le Frecce d’Argento erano riuscite finalmente a portare in pista la nuova power unit e il risultato si è visto. Hamilton ha dominato e Bottas non ha completato la doppietta solo a causa del tamponamento subito al via da Vettel. Un incidente che ha innescato polemiche e malumori e costretto la Ferrari a leccarsi le ferite e rimettersi in trincea, ovvero al lavoro, visto il prepotente ritorno dell’eterna rivale.

Le premesse prima del GP di Austria, infatti, erano quelle di un altro dominio delle Frecce d’Argento, su un circuito su cui la potenza del motore non è tutto, ma certamente aiuta, e in cui la Mercedes nell’era turbo aveva sempre vinto. E in effetti così sembrava essere, con Bottas e Hamilton dominanti in qualifica e Vettel penalizzato per aver ostacolato Sainz. Ma, come detto, in gara le certezze hanno cominciato a sgretolarsi. Prima la power unit di Bottas è saltata in aria, poi, dopo che al box avevano già pasticciato tenendo fuori Hamilton in regime di VSC, anche l’altra W09 ha alzato bandiera bianca. Un evento rarissimo nell’era turbo, che ha aperto la strada alla vittoria di Max Verstappen e della Red Bull, ma soprattutto alla doppietta Ferrari sul podio.

La pressione era quindi tutta sulla Mercedes prima del round di Silverstone. Se in Austria il team di Brackley aveva sempre vinto nell’era turbo, i successi consecutivi nel Regno Unito erano addirittura cinque, gli ultimi quattro firmati da Lewis Hamilton. La Ferrari ha dimostrato già in qualifica di poter dire la sua, poi in gara ci ha pensato Hamilton a mettersi nei guai da solo, con una partenza rivedibile. Il britannico è stato comunque strepitoso nel rimontare, dopo il contatto con Raikkonen, ma Vettel lo è stato di più. La Safety Car aveva infatti mescolato le carte ma Seb ha fatto saltare il banco, prendendosi la vittoria con un sorpasso da antologia su Bottas.

Una vittoria su tutta la linea, per una Ferrari mostratasi veloce, anche di più rispetto alla Mercedes, ma soprattutto solida, al contrario del team di Brackley, carente dal punto di vista strategico e gestionale, forse per la scarsa abitudine a lottare. Il trittico ha emesso le sue sentenze, pronte ad essere smentite in questo continuo susseguirsi di colpi di scena. Ma certamente chi dovrà riflettere di più in questa pausa è la Mercedes.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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