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Formula 1

F1, GP Germania 2018: Lewis Hamilton da 14° a 1°, rimonta incredibile. Vettel sbaglia sotto la pioggia e si ritira

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Lewis Hamilton vince un incredibile Gran Premio di Germania 2018 di Formula Uno dopo una gara nella quale è successo letteralmente di tutto. L’inglese, che partiva dalla 14esima posizione, centra 25 punti meritati e pesanti, ma deve ringraziare il clamoroso errore del suo rivale numero uno, Sebastian Vettel, che getta alle ortiche una vittoria che aveva in pugno, proprio quando era sopraggiunta la pioggia. La pista di Hockenheim si conferma stregata per il ferrarista che rimane senza successi sul tracciato di casa. Per il quattro volte campione del mondo oggi è stata sprecata una occasione clamorosa, dopo aver condotto la gara dall’inizio fino al giro 52, quando è andato a muro con le condizioni dell’asfalto bagnato che lo hanno tradito. Hamilton strappa un successo del tutto inatteso completando la doppietta con il compagno di scuderia Valtteri Bottas a 4.5 secondo mentre completa il podio Kimi Raikkonen (Ferrari) a 6.7.

Quarta posizione per Max Verstappen che porta l’unica Red Bull al traguardo (Daniel Ricciardo finisce ko con il motore nelle prime fasi di gara) a 7.6, quinta per il padrone di casa Nico Hulknberg (Renault) a 26.6 sesta per il francese Romain Grosjean (Haas) a 28.8 settima e ottava per le due Force India del messicano Sergio Perez e del francese Esteban Ocon, rispettivamente a 30.5 e 31.7 nona per lo svedese Marcus Ericsson (Alfa Romeo Sauber) a 32.3 mentre chiude la top ten il neozelandese Brendon Hartley (Toro Rosso) a 34.1

LA GARA

La partenza vede Sebastian Vettel scattare alla perfezione, tenendo a bada Valtteri Bottas, mentre Kimi Raikkonen viene attaccato per tutto il primo giro da Max Verstappen. Lewis Hamilton (con Soft) si tiene lontano dai guai e risale in 12esima posizione, mentre Daniel Ricciardo (con Media) è ancora 19esimo. Mentre si avvicinano subito nuvole grigie cariche di pioggia, Vettel allunga il suo vantaggio a circa due secondi su Bottas, con Raikkonen e Verstappen leggermente più indietro. Hamilton entra in zona punti già al quarto giro, saltando Charles Leclerc (Alfa Romeo Sauber) al tornantino Hairpin.

All’altezza del giro numero 10 il padrone di casa (che vede i primi segnali di cedimento delle sue UltraSoft) comanda con 3.8 su Bottas, 5.3 su Raikkonen, 7.1 su Verstappen, mentre Hamilton è settimo a 24.6 alle spalle di Nico Hulkenberg (Renault) e Kevin Magnussen (Haas) con Daniel Ricciardo che risale in 13esima posizione con le gomme più dure che, ovviamente, non gli possono garantire prestazioni eccellenti.

Vettel non forza al massimo, per prolungare il suo stint ma, ad ogni, modo porta a 4.7 il gap sul finlandese della Mercedes, con Verstappen terzo a 11, approfittando del pit stop anticipato di Raikkonen, richiamato per montare la Soft e per non mettere a repentaglio la sua posizione da Hamilton che supera senza patemi Magnussen e si trova a 25 secondi dalla vetta. Ricciardo (Red Bull), invece, si trova in 11esima piazza ma in scia a Leclerc.

Il leader della classifica si ferma al giro 26 per montare le Soft, riuscendo a rientrare in pista quarto proprio davanti a Hamilton. Bottas lo imita al giro 29, mentre Ricciardo vede finire ko il suo motore e deve ritirarsi ancora una volta. Si entra in regime di Virtual Safety Car e ne approfitta Verstappen per effettuare il suo pit stop. Per il suo compagno di scuderia arriva un ritiro davvero incredibile, se si pensa che aveva in dotazione un motore nuovo di zecca.

Si arriva alla metà dei 67 giri previsti con Raikkonen che spinge a tutta in prima posizione (con la concreta chance di scegliere una strategia a due soste) con Vettel a 1.2, Hamilton a 4.1 (che ovviamente non si è ancora fermato) con Bottas a circa 10. Dai box arrivano le prime voci di un possibile arrivo della pioggia imminente, mentre le due Ferrari mettono in mostra i primi segnali di blistering alle ruote posteriori.

All’altezza del 39esimo giro Vettel inizia a scalpitare chiedendo al team di poter ricevere spazio da Raikkonen che lo precede di circa un secondo, vedendo le sue gomme scaldarsi in maniera eccessiva, rischiando un peggioramento del blistering. Detto fatto, e il tedesco ritorna in vetta sorpassando il compagno all’Hairpin. Alle loro spalle Hamilton effettua il suo cambio gomme al giro 43 calzando le UltraSoft, rinunciando all’attesa della pioggia che il suo team aveva segnalato come imminente. L’inglese si rimette in gara al quinto posto a 12 secondi da Verstappen ed a quasi 25 da Vettel.

Gli ombrelli si aprono esattamente un giro dopo il cambio gomme di Lewis. La pioggia, pesante, arriva dalla parte nord, zona Hairpin, ma i piloti provano a rimanere fuori dato che nel resto del tracciato splende ancora il sole. Chi la pensa diversamente è Verstappen che al giro 47 entra per montare le gomme Intermedie confidando nel bagnato. Contemporaneamente Hamilton piazza addirittura il record sul giro in 1:16.9, dato che l’intensità della precipitazione era scemata. L’olandese, per questo motivo, torna a montare le UltraSoft, ritrovandosi quinto a quasi un minuto dalla vetta.

Dopo questa fase schizofrenica si arriva al 50esimo passaggio con Vettel che mantiene 5.1 su Raikkonen che deve difendersi con i denti da Bottas, cedendo nel duello alla curva 8, trovandosi davanti cinque piloti doppiati in battaglia. Alle loro spalle zitto zitto Hamilton si trova a soli 2 secondi, rimettendosi in gioco addirittura per la vittoria grazie alle gomme UltraSoft che gli garantiscono grande stabilità.

Il colpo di scena arriva al giro 52. Il tedesco finisce a muro alla curva 12, la Sachs, rovinando una gara che aveva in mano. Il pilota tedesco esce sconsolato dalla sua Ferrari conscio di avere commesso un errore davvero pesantissimo. Bottas torna ai box ma i meccanici perdono tantissimo tempo cambiando le gomme quando il finlandese era già fermo, mentre Hamilton, che sta tornando a sua volta nella corsia, rimane fuori tagliando l’ultima curva. Si va in regime di Safety Car e Raikkonen cambia di nuovo le gomme, con l’inglese che si trova incredibilmente in prima posizione. 

La ripartenza avviene al giro 57 con Hamilton che si trova incollato Bottas, mentre Raikkonen e Verstappen sono leggermente più indietro. Il duello in casa Mercedes è serrato con il finlandese che ci prova ma l’inglese risponde e chiude e fissa addirittura il giro più veloce in 1:16.596. Il campione del mondo se ne va inesorabilmente in 1:15.745 allungando a 2.3 sul compagno di scuderia che ormai vede Raikkonen avvicinarsi. Gli ultimi giri non cambiano la situazione, con Hamilton che martella tempi record uno dopo l’altro, con Bottas e Raikkonen che si accontentano del podio.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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