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Volley, Nations League 2018. L’Italia passeggia sulla Thailandia: 3-0 in poco più di un’ora

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Poca fatica e tanta resa per l’Italia che vince 3-0 senza problemi la prima sfida in casa della Nations League, demolendo in un’ora e un quarto una Thailandia non all’altezza della manifestazione. Fallose in ricezione, inesistenti a muro (13-0 a favore delle italiane il computo finale), impalpabili in attacco, le thailandesi fanno da sparring partner alla squadra italiana che passeggia davanti al pubblico di Eboli, lasciando anche spazio all’accademia. Muro e battuta sugli scudi per le azzurre (9 ace) con Pietrini che si conferma sempre più punto fermo di questa squadra e le centrali Danesi e Chirichella che danno una volta di più tante garanzie in prospettiva Mondiale.

Mazzanti si affida alla formazione titolare. La partita inizia con un errore di Chirichella in attacco e con il punto del libero thailandese in difesa su Pietrini. Poi l’Italia serra le fila e non lascia scampo ad una Thailandia che deve aspettare il 17-5 per mettere a segno il primo attacco vincente con Chatchu-On. Non c’è partita. L’Italia piazza otto muri, tre ace, la Thailandia non riesce mai a mettere in difficoltà le azzurre che vincono 25-11 lasciando le briciole alle rivali, che sfruttano sette errori azzurri per non essere asfaltate.

L’Italia scende in campo meno “cattiva” nel secondo set e la Thailandia ne approfitta per mettere il naso avanti sul 6-5 grazie alla sua migliore attaccante Chatchu-On. Le azzurre si svegliano in fretta e al secondo time out tecnico, grazie a battuta e muro, è già avanti 16-11. Le thailandesi hanno un sussulto d’orgoglio, si portano sul 16-13, poi solo Italia fino al 23-14. E’ ancora una volta il muro a chiudere il set con Chirichella che ferma le attaccanti avversarie: 25-17.

Nel terzo set, di fatto, non cambia nulla. La Thailandia continua a confezionare regali alle azzurre che ne approfittano svolgendo al meglio il loro compitino. Egonu e Bosetti picchiano forte, il muro azzurro sporca tutti i palloni e la difesa non sbaglia un colpo. Unica nota negativa (cercando il pelo nell’uovo) la discontinua regia di Malinov, piuttosto imprecisa quando non si tratta di alzate alle laterali ma l’Italia non ne risente. Le azzurre dominano e si impongono con un secco 25-15 che chiude il match e regala il successo atteso alle azzurre.

 





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