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Volley, Ofelia Malinov: “Italia, ai Mondiali per stupire. Voglio riprendermi tutto. Che intesa con Egonu”

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Ofelia Malinov si sta preparando per una ricca estate con la Nazionale Italiana di volley, ricoprirà il ruolo di palleggiatrice titolare e dovrà trascinare le compagne verso grandi traguardi: la Nations League e soprattutto il Mondiale in Giappone sono nel mirino.

La 22enne, reduce da una buona annata con Bergamo e pronta a vestire la casacca di Scandicci, vuole riprendersi quello che le è stato tolto lo scorso anno a causa dell’infortunio che le impedì di partecipare agli Europei: “Non vedo l’ora di ripartireha dichiarato alla Gazzetta dello Sport. Dall’anno scorso è rimasto un po’ di amaro in bocca. Siamo un gruppo giovane, ambizioso, sappiamo che bisogna lavorare tanto, perché abbiamo tanto da dimostrare. Mi è dispiaciuto dover rinunciare agli Europei. Nella mia testa mai avrei pensato di non poterci andare. Le ragazze mi hanno dimostrato che ci tenevano, abbandonarle così mi ha fatto ancora più male. Mi sentivo importante: mi piace il gruppo, la squadra, il fatto di condividere un obiettivo per raggiungerlo, mettersi al servizio delle altre perché diventi possibile“.

Lia non sente però di essere titolare:Anche tuttora non sento di avere il posto fisso, penso sempre di dovermelo meritare. In Nazionale gioca chi ha la forma migliore. Con le altre c’è una competizione giusta“. E poi conferma il suo rapporto eccezionale con Paola Egonu, il suo opposto: “C’è una sintonia speciale. Con le ragazze del Club Italia ci conosciamo da quando eravamo bambine“. Gli obiettivi per questa estate sono chiari: “Voglio togliermi delle soddisfazioni importanti. Ai Mondiali non siamo certo in un girone facile (Bulgaria, Turchia, Cuba, Cina, Canada), forse è meglio così. Se spingiamo tutte insieme verso lo stesso obiettivo si può fare, anche se non siamo perfette“.

La pallavolo è di casa per Ofelia Malinov, mamma e papà sono davvero delle icone in questo sport:Ma non mi hanno forzato, sono stata io a dire che avrei giocato a pallavolo. Mamma ha 50 anni ed è stata promossa con la Lemen, la squadra di Almenno allenata da mio papà in cui giocano anche le mie sorelline Emma e Michela. Mia mamma cerca più di mediare, di rassicurarmi, trova più le cose positive. E’ energia pura, lei sa fare tutto, senza lamentarsi. Mio padre non è uno da complimenti, quando arrivano vuol dire che ho fatto la partita della vita. Mi ha sempre allenato, fino al Club Italia. Mi ha messo sempre tensione per insegnarmi a risolvere le situazioni. E’ sempre stato così, questa mentalità di mettermi alla prova mi ha aiutato molto a crescere. Però nelle scelte, anche su dove giocare, decido io“.

 





(foto Valerio Origo)

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