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MotoGP, GP Spagna 2018: Valentino Rossi, le piste europee per il cambio di marcia. I progressi della Yamaha lasciano ben sperare

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Il Motomondiale sbarca in Europa e Valentino Rossi, a -17 da Andrea Dovizioso nella classifica mondiale, è chiamato al cambio di marcia. Non è stato un inizio di stagione ideale. Se a Losail il Dottore era riuscito a chiudere sul podio, al terzo posto, illudendo di poter ritornare prepotentemente nella lotta per il titolo, in Argentina e Stati Uniti sono arrivati un 19° e un 4° posto. Sul piazzamento di Termas de Rio Hondo influisce certamente l’incidente nel finale con Marc Marquez, ma Rossi, fino a quel momento, era tutt’altro che vicino ai primi.

La M1 è tutt’altro che vicina a risolvere i suoi problemi e le difficoltà di Rossi sono dipese fin qui dalla sua moto. Anche ad Austin, il problema è stato l’anteriore, che non ha dato al pilota di Tavullia la confidenza giusta per spingere come vorrebbe. Prima il telaio, poi l’elettronica, infine le gomme. La Yamaha somiglia molto ad un rebus interminabile che fa sì che ogni weekend di gara somigli ad una rincorsa disperata verso la soluzione. Che chiaramente non sempre viene trovata. Un tunnel senza fine cominciato, guarda caso, proprio a Jerez lo scorso anno, quando Rossi chiuse la gara al 10° posto dopo una avvio di stagione in cui la M1 sembrava una moto perfetta.

I problemi accusati da Valentino ad Austin, però, stridono con la ritrovata fiducia del suo compagno di box, Maverick Viñales. “Abbiamo migliorato i punti deboli della moto che abbiamo incontrato in Qatar ed in Argentina e questo è molto importante“, ha dichiarato lo spagnolo dopo l’ultima gara, chiusa sul secondo gradino del podio, un risultato che lo ha proiettato a soli cinque punti dalla testa della classifica. Qualcosa di impensabile dopo il debutto in Qatar (12° in qualifica, 6° in gara), eppure realtà. Già a Termas de Rio Hondo, infatti, prima che Rossi e Marquez venissero a contatto, Viñales era davanti al compagno di squadra.

Le difficoltà ci sono, ma le prestazioni di Viñales dicono che la Yamaha sta facendo progressi. Tocca a Valentino, dunque, metterci del suo e forse l’aria europea potrebbe dargli una mano. Ora, infatti, arriveranno piste favorevoli a Rossi, tracciati sui quali si è sempre espresso al meglio e dove molte volte è riuscito a compensare con il suo stile di guida i limiti della sua moto. Il ritorno in Europa lo scorso anno si rivelò disastroso; quest’anno dovrà dare quella spinta in più per cambiare marcia e tenere viva la speranza del decimo titolo.

 





 

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alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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