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Karate, Europei 2018: l’Italia si conferma ai vertici. Il kata è una certezza, Michele Martina la nuova stella azzurra del kumite

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Gli Europei 2018 di karate, che si sono svolti questo fine settimana a Novi Sad (Serbia), hanno visto gli azzurri conquistare 10 medaglie: due ori, tre argenti e cinque bronzi. L’Italia si è confermata ancora una volta ai vertici continentali, chiudendo al terzo posto nel medagliere complessivo, alle spalle della Turchia e della trionfante Spagna. I nostri portacolori hanno saputo poi migliorare la prestazione della scorsa edizione, portando a casa complessivamente due medaglie in più di Kocaeli. Il risultato di questa rassegna conferma quindi la forza del movimento azzurro, che può guardare con ottimismo verso le Olimpiadi di Tokyo 2020, dove il karate farà il proprio debutto a cinque cerchi. Andiamo quindi ad analizzare nel dettaglio la prestazione degli italiani agli Europei 2018.

Questo torneo ha ulteriormente dimostrato che il kata è una certezza a livello di risultati, visto che l’Italia è salita sul podio in tutte quattro le categorie. La prestazione più bella è arrivata nella gara a squadre femminile, dove Sara Battaglia, Michela Pezzetti e Terryana D’Onofrio sono riuscite a battere la temibile Spagna in finale, conquistando l’oro e difendo così il titolo europeo. Le azzurre si sono davvero superate, realizzando in modo impeccabile il kata Heiku e poi dando spettacolo nel successivo bunkai, esaltando con le proprie tecniche il pubblico. Una vittoria che è il simbolo della qualità dello stile italiano in questa disciplina, che ormai da anni è un modello per tutte le altre nazioni. Il bronzo della squadra maschile, formata da Alessandro Iodice, Gianluca Gallo e Giuseppe Panagia è invece un risultato importantissimo in chiave futura. Infatti questi tre giovanissimi talenti hanno dimostrato di essere all’altezza del posto nella squadra titolare e in prospettiva hanno davvero un potenziale enorme, che potrebbe portarli presto a eguagliare il cammino delle azzurre.

A livello individuale arrivano invece le conferme per Viviana Bottaro e Mattia Busato, due atleti che sono da anni ai vertici mondiali e checontinuano a regalare grandi gioie sul tatami. Bottaro ha conquistato la medaglia d’argento, dovendosi arrendere per il secondo anno consecutivo alla spagnola Sandra Sanchez, oggettivamente superiore in questo momento. Dopo una prima parte di stagione negativa, la 30enne genovese riesce così a tornare finalmente sul podio e questo risultato la rilancia verso l’obiettivo della qualificazione olimpica. Per Busato arriva invece il quarto bronzo euorpeo consecutivo, un risultato che conferma la grande regolarità di questo atleta, che dopo la vittoria nel 2014 non è più sceso del podio. Il suo obiettivo ora dovrà essere quello di centrare la medaglia anche nella rassegna iridata.

Passiamo quindi al kumite dove Michele Martina realizza il definitivo salto di qualità e conquista un magnifico oro nei -84 kg. Questo ragazzo di 22 anni aveva infatti già dimostrato ampiamente il suo talento a livello giovanile, conquistando il titolo europeo nel 2016 e quello iridato nel 2017, entrambi nella categoria -75 kg. Poi l’azzurro ha scelto di passare ai -84 kg per evitare la concorrenza interna con Luigi Busà e questo risultato consacra quindi Martina ai vertici anche di questa categoria. Martina sembra quindi possedere tutte le qualità per diventare la nuova stella del karate italiano.

I veterani Luigi Busà e Sara Cardin non hanno deluso le aspettative, aggiungendo un’altra medaglia al loro già immenso palmares. Per questi due atleti gli anni sembrano davvero non passare mai e la classe messa sul tatami rimane sempre la stessa. Entrambi hanno come grande obiettivo l’Olimpiade di Tokyo 2020 e questi risultati ribadiscono la loro determinazione per raggiungerlo. Conferme importanti arrivano anche da Angelo Crescenzo e Silvia Semeraro, che si mantengono ai vertici delle rispettive categorie. Entrambi non riescono sempre a trovare una continuità di risultati, ma possiedono un grande talento e questi risultati lo dimostrano. Lascia invece un po’ l’amaro in bocca l’argento del kumite a squadre femminile, in cui le azzurre sembravano partivano favorite sulla carta con la Svizzera. Un argento comunque incoraggiante in chiave futura, in una specialità in cui l’Italia non ha particolarmente brillato negli ultimi anni.

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alessandro.farina@oasport.it

Twitter: @Alefarina18

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Foto: Fijlkam

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