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Ciclismo

Vincenzo Nibali: “Giornata no alla Liegi: sono umano anche io. Buon inizio 2018, positivo il Fiandre ma in futuro…”

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Tutti si aspettavano una magia di Vincenzo Nibali alla Liegi-Bastogne-Liegi e invece lo Squalo si è sfilato nel momento in cui si è decisa la Doyenne. Lo scatto del siciliano era dato per certo ma purtroppo le gambe non lo hanno supportato, non è arrivato uno dei suoi soliti numeri e addio sogni di gloria. La classica giornata no, dopo aver già vinto la Milano-Sanremo e aver tentato di far saltare il banco alla Freccia Vallone.

Vincenzo Nibali ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport spiegando cosa è successo: “Giornata no. Quando sono arrivato sulla Redoute mi sono accorto che non ero super e ho detto a Gasparotto che per me non c’era niente da fare. Lui stava meglio e gli ho dato il via libero. Credo che in certi momenti serva l’onestà di fare un passo indietro e lasciare agli altri le possibilità di giocarsi la corsa. Sono giornate che sono così, non ci puoi fare nulla. Mi dispiace, volevo dedicarla al mio amico Scarponi. Ci sono giorni in cui stai meglio, altri in cui stai peggio. Sono umano, eh. Non ci sono tante parole, non cerco scuse. Mi è mancata la brillantezza, il cambio di ritmo“.

Tanta amarezza per il siciliano che si definisce “stanco sì, deluso no perché non posso farci niente. La giornata no ci sta. Sono dispiaciuto perché questa è una gara che mi piace, voglio sempre esprimermi al meglio. Ma è una corsa tremenda. Sono contento che la squadra sia andata forte. Anzi, vedrete che Pozzovivo farà un buon Giro d’Italia“.

Lo Squalo chiude stilando un bilancio su questa prima parte di 2018: “Buono. E’ venuta una bella vittoria alla Sanremo. Questa settimana nelle Ardenne è stata discreta, anche se non è arrivato il risultato pieno. In questa prima parte di stagione fisicamente mi sono sentito molto bene. Ho fatto l’esperienza del Fiandre, è stata positiva. Da ripetere? Non so, vedremo in base ai programmi. Se tornassi al Giro, difficile fare il Fiandre“.

 





(foto Valerio Origo)

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