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Parigi-Roubaix 2018, il borsino dei favoriti: la Quick-Step Floors fa paura, Peter Sagan vuole tornare a splendere

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La prima parte della campagna delle grandi classiche sta per giungere al termine. Domani, con la Parigi-Roubaix, si chiuderà la lunga parentesi del pavé e il gruppo si sposterà verso le Ardenne, per chiudere questa fase della stagione alla Liegi-Bastogne-Liegi, prima di veleggiare verso le grandi corse a tappe estive. La Regina delle Classiche, però, ha sempre un fascino particolare: per le pietre, la pianura francese e il leggendario arrivo nel Velodromo. Vediamo chi sono i cinque principali favoriti e come si avvicinano alla corsa.

SAGAN Peter: sì, sempre lui. Non è mai salito sul podio in questa corsa, e sarebbe finalmente ora di riuscirci. Lo scorso anno è stato fermato solo da un po’ di sfortuna quando sembrava il più forte in corsa, questa stagione viene da una Milano-Sanremo e un Giro delle Fiandre in cui gli avversari gli son sfuggiti già lontani dal traguardo. La condizione non sembra quella dei giorni migliori, ma nonostante questo sembra uno dei pochi, se non l’unico in grado di fare la differenza. Difficile, per lui, correre contro il resto del gruppo: in questo senso, l’atteso supporto di Daniel Oss potrebbe fare la differenza in suo favore. Per sbloccare anche il numero delle Classiche Monumento vinte in carriera, sempre inchiodate a quota uno.

VAN AVERMAET Greg: è il campione uscente. Proprio alla Roubaix del 2017 ha vinto la prima Classica Monumento della carriera al termine di una primavera semplicemente superlativa. Si destreggia bene sulle pietre ed è piuttosto rapido in volata, specialmente al termine di una gara così impegnativa. Non sembra, però, avere quello smalto che gli servirebbe per diventare il grande favorito. Basta per essere in questa cerchia ristretta, ma sarà sufficiente per doppiare la vittoria dello scorso anno?

TERPSTRA Niki: ad Harelbeke e al Giro delle Fiandre ha impressionato, cogliendo due vittorie che hanno cambiato volto al suo palmarés e alla sua carriera. Ha già vinto nel velodromo e al momento pare l’uomo più in forma tra gli specialisti delle pietre. Sul passo non ha nulla da invidiare agli altri e se dovesse prendere margine può portarlo fino all’arrivo, come ha ampiamente dimostrato. Può anche contare su una squadra formidabile e la superiorità numerica della Quick-Step Floors potrebbe essere l’ago della bilancia in una corsa altrimenti molto incerta.

STYBAR Zdenek: l’ex iridato del ciclocross condivide la squadra con lo stesso Terpstra e di conseguenza ne può trarre gli stessi benefici. Per ora in carriera ha dimostrato di poter essere nell’elite in questa gara senza però mai vincerla. Che i tempi siano maturi? Il Carrefour de l’Arbre può essere il suo trampolino di lancio perfetto per provare ad involarsi verso successo che cambierebbe la prospettiva sulla sua carriera da stradista.

VANMARCKE Sep: che il ragazzo sia sfortunato non lo scopriamo certo oggi. Quasi grottesca, però, la serie di guai che gli sono capitati al Fiandre. Un peccato, però, perché la gamba sembra tonica. La Roubaix è la sua ultima grande occasione, da specialista di queste corse. Sui temibili settori francesi è tra i pochissimi ad avere le caratteristiche per lasciare tutti sul posto, anche se alla fine gli è sempre mancato il centesimo per fare un euro. Attenzione, però, perché potrebbe finalmente estrarre dal cilindro il numero di cui ha bisogno per vincere, anche considerando che in volata parte spesso e volentieri battuto dai rivali.





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Foto: © Quick-Step Floors Cycling Team / Getty Images

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